Riaperta in anticipo la strada
che collega Castione al Pora

Con ampio anticipo rispetto alla tabella di marcia stilata la scorsa settimana, è stata riaperta nel pomeriggio di sabato 27 novembre, in senso unico alternato, la strada che collega Castione della Presolana con il monte Pora e il Colle Vareno.

Con ampio anticipo rispetto alla tabella di marcia stilata la scorsa settimana, è stata riaperta nel pomeriggio di sabato 27 novembre, in senso unico alternato, la strada che collega Castione della Presolana con il monte Pora e il Colle Vareno, rimasta bloccata dalla frana caduta il 16 novembre scorso.

Alla riapertura era presente l'assessore provinciale alle Politiche montane, Fausto Carrara che domenica scorsa si era recato sul luogo dello smottamento con il presidente della Provincia di Bergamo, Ettore Pirovano, i tecnici della Provincia e l'amministrazione comunale di Castione della Presolana per fare il punto della situazione e effettuare una stima dei costi dell'intervento.

Dopo il sopralluogo il Presidente Pirovano aveva rassicurato: «La situazione è sotto controllo e faremo di tutto perché non vi sia alcun disagio per i turisti che dovranno raggiungere la località per le vacanze natalizie». L'impegno della Provincia si è immediatamente concretizzato il giorno seguente, lunedì 22 novembre, con lo stanziamento di 100 mila euro.

È stato così possibile accelerare i lavori di ripristino della strada tanto da anticipare la data di riapertura del collegamento viario con le località sciistiche della zona. «I lavori saranno ancora lunghi - ha sottolineato l'assessore Carrara -, ma la stagione turistica non subirà ritardi e ancor prima del ponte dell'Immacolata sciatori e villeggianti potranno recarsi al monte Pora senza limitazioni orarie».

«Un ringraziamento particolare va agli oltre 80 volontari che, nonostante il freddo e la neve, hanno garantito il presidio e l'accompagnamento dei pedoni sulla strada della frana senza limitazioni orarie, 24 ore su 24. Un lavoro prezioso al servizio delle amministrazioni, del territorio e, soprattutto, della popolazione. Grazie infine anche all'impresa Bettineschi di Colere che ha lavorato senza sosta per arrivare alla riapertura della strada».

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