Il ricordo di don Spada e don Bepo
Tra i due un legame indissolubile

Due sacerdoti hanno segnato profondamente la vita di Bergamo nel Novecento: don Bepo Vavassori e don Andrea Spada. Il primo fu direttore del Patronato San Vincenzo, il secondo direttore de L'Eco di Bergamo. Di loro si è parlato al Patronato.

Due sacerdoti hanno segnato profondamente la vita di Bergamo nel Novecento: don Bepo Vavassori e don Andrea Spada. Il primo fu direttore del Patronato San Vincenzo, il secondo direttore de L'Eco di Bergamo. Di loro si è parlato nella mattinata di martedì 30 novembre al Patronato in un convegno organizzato per ricordare i sei anni della morte di don Andrea Spada.

Dei due sacerdoti hanno parlato don Davide Rota (attuale direttore del Patronato), don Fausto Resmini (prete del Patronato), Ettore Ongis (direttore de L'Eco) e don Arturo Bellini (parroco di Verdello e direttore de L'Angelo in Famiglia).

I relatori hanno sottolineato il rapporto stretto che c'era fra i due preti. Don Bepo fu l'anima del Patronato, aiutò migliaia di bambini a diventare adulti vincendo le condizioni di miseria, dando loro un'educazione e un'istruzione. Don Andrea fu accanto a don Bepo dal 1931 al 1938, aiutava nel tenere i ragazzi e muoveva i primi passi nel giornalismo proprio sotto la spinta di don Bepo che per qualche anno (dal 1927 al 1932) era stato direttore lui stesso de L'Eco.

Fu don Bepo a suggerire il nome di don Andrea Spada al vescovo Bernareggi come nuovo direttore del giornale a partire dal 1938 (incarico che avrebbe mantenuto senza interruzione fino al 1989). L'umanità e la carità del Patronato trovarono così casa anche a L'Eco.

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