Fu bloccato da un passante:
condannato il rapinatore

È stato condannato a 2 anni e 8 mesi in abbreviato dal gup Tino Palestra, il giovane che il 10 giugno di un anno fa aveva assaltato l'ufficio postale di Songavazzo. Di Gandino, 26 anni, era stato «catturato» da un passante che lo aveva inseguito.

È stato condannato a due anni e 8 mesi in abbreviato dal gup Tino Palestra, il giovane che il 10 giugno di un anno fa aveva assaltato l'ufficio postale di Songavazzo. G. O., 26 anni, di Gandino, già noto alle forze dell'ordine, era stato «catturato» da un passante che lo aveva inseguito e bloccato.

La rapina era stata messa a segno intorno a mezzogiorno. Il ventiseienne era entrato nell'ufficio postale di Songavazzo, in via Vittorio Veneto, nel centro del paese, indossando un casco da motociclista e un foulard per coprirsi il volto. All'improvviso aveva estratto una pistola (risultata poi giocattolo, ma priva del tappino rosso che le contraddistingue) e si era avvicinato alla direttrice, puntandole l'arma al viso e intimandole di consegnargli i soldi in cassa.

Uscito e si era allontanato a piedi. Le urla della direttrice avevano però attirato l'attenzione di alcune persone che si trovavano nei paraggi. Appena capito quanto era accaduto, qualcuno aveva provveduto a chiamare i carabinieri. Un trentaduenne di Songavazzo che passava di lì per caso, con una dose non indifferente di coraggio si era messo a rincorrere il rapinatore. Dopo qualche decina di metri il passante era riuscito a raggiungere il bandito e a bloccarlo.

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