Edilizia sociale, un altro bando
D'Aloia: «Selezioniamo proposte»

Passi in avanti per l'housing sociale. Dopo il bando dello scorso anno, in arrivo ce n'è un altro che farà affidamento sul sistema integrato nazionale e locale di fondi immobiliari. Le fonti di finanziamento dalla Cassa depositi e prestiti.

Un altro passo in avanti per l'housing sociale. Dopo il bando dello scorso anno, in arrivo ce n'è un altro che farà però affidamento sul sistema integrato nazionale e locale di fondi immobiliari. Nella sostanza cambiano le fonti di finanziamento – non più regionali ma quelle (per il momento due miliardi di euro) che la Cassa depositi e prestiti è stata chiamata a gestire interagendo con gli enti locali primi fra tutti proprio le Regioni -, ma restano identiche le finalità.

«In coerenza con le linee programmatiche e con l'impostazione del Pgt – ha spiegato ieri durante la conferenza stampa di presentazione l'assessore alle Politiche della casa Tommaso D'Aloia – stiamo cercando di favorire quegli interventi di edilizia sociale a canone moderato e convenzionato destinati ad andare incontro alle esigenze delle fasce medie e degli studenti. Questo bando è particolarmente interessante perché non si rivolge solo agli enti locali, ma anche al mondo economico e sociale privato: dalle cooperative al no profit dando pratica attuazione al principio della sussidiarietà».

«In pratica stiamo giocando d'anticipo – ha aggiunto il responsabile delle Politiche della casa Gianluca Della Mea che si è occupato del bando assieme a Nicola Gherardi della stessa divisione – si tratta infatti di una ricognizione per capire quali siano le proposte degli operatori all'interno dei 30 ambiti di trasformazione del Pgt potenzialmente conciliabili con i fondi sociali. Lo scorso anno, grazie ai contributi regionali, ne erano stati finanziati quattro, ora, in attesa che la Cassa depositi e prestiti dia attuazione al programma a livello a livello locale, stiamo cercando di capire quali siano nella pratica gli altri interventi papabili».

Le proposte – che dovranno essere presentate entro il 31 gennaio 2011 – verranno selezionate sulla base di cinque requisiti: soddisfacimento del bisogno abitativo, apporto di risorse aggiuntive con particolare riferimento a quelle di provenienza privata, un'adeguata incidenza del numero degli alloggi a canone sociale sul totale degli stessi alloggi e il perseguimento di elevati livelli di efficienza energetica e sostenibilità ambientale.

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