Fikri a Bergamo per la sua valigia
«Frastornato per l'accaduto»

Mohammed Fikri, il ventitreenne muratore marocchino finito in cella nell'inchiesta sulla sparizione di Yara Gambirasio, ha raggiunto giovedì 9 dicembre Bergamo con la speranza di rientrare in possesso della valigia posta sotto sequestro il giorno del suo fermo.

Mohammed Fikri, il ventitreenne muratore marocchino finito in cella nell'inchiesta sulla sparizione di Yara Gambirasio, ha raggiunto giovedì 9 dicembre Bergamo con la speranza di rientrare in possesso della valigia posta sotto sequestro il giorno del suo fermo. «Credeva che la restituzione fosse un atto automatico con la sua scarcerazione. È rimasto deluso - ha riferito l'avvocato difensore dell' immigrato, Roberta Barbieri -. Ho già fatto istanza per il dissequestro».

Fikri si è presentato da solo nello studio del legale: «L'ho visto più rilassato, ma è sempre frastornato per come una vicenda come questa l'ha travolto senza pietà». Il legale ha ribadito che Mohammed non vede l'ora di tornare a casa, in Marocco, per riabbracciare i suoi cari e che le ha confermato di «non volere incontrare i giornalisti - ha detto -. Vuole stare al sicuro, lontano dai riflettori». Ad aspettarlo in Marocco la mamma: «Finchè non ti vedo non credo che sei tornato libero» ha detto per telefono la donna al figlio.

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