Yara, il primo testimone
da riascoltare al più presto

Enrico Tironi, il primo testimone del caso Yara, verrà riascoltato al più presto dagli inquirenti. Anche gli esperti dello Sco, il Servizio centrale operativo della polizia di Stato, vogliono infatti farsi un'idea definitiva sul racconto del vicino di casa diciannovenne.

Enrico Tironi, il primo testimone del caso Yara, verrà riascoltato al più presto dagli inquirenti. Anche gli esperti dello Sco, il Servizio centrale operativo della polizia di Stato, vogliono infatti farsi un'idea definitiva sul racconto del vicino di casa diciannovenne, per chiarire una volta per tutte se il suo racconto sia o meno attendibile ai fini dell'indagine.

Tironi aveva infatti inizialmente ritrattato le sue dichiarazioni rese alle tivù, salvo poi riconfermarle davanti al pm. Ma il punto da chiarire è: aveva ritrattato perché si era inventato tutto, oppure per altri motivi, come per esempio il timore di qualche ritorsione?

Tironi verrà dunque riascoltato, e il prima possibile: gli uomini dello Sco, accanto al Ros, il Raggruppamento operativo speciale dei carabinieri, giunti a Bergamo a supporto dei colleghi locali, intendono infatti ricostruire tutta l'indagine dall'inizio. E all'inizio c'è appunto la strana testimonianza di Tironi.

Ma non solo. C'è anche il luogo dove è scomparsa Yara, la palestra del centro sportivo: ecco perché ieri pomeriggio il questore Vincenzo Ricciardi ha accompagnato i colleghi dello Sco a Brembate Sopra per un sopralluogo alla struttura di via Locatelli.

«La speranza di ritrovare viva Yara c'è sempre - ha commentato il capo della Sco, Gilberto Caldarozzi -. Si deve avere fiducia nelle indagini. Si riparte da zero? No, teniamo in grande considerazione il lavoro dei carabinieri e battiamo tutte le piste - ha detto -. Non credo che la gente di Brembate Sopra non voglia parlare, dice quello che sa. Comunque stanno arrivando segnalazioni, sta a noi valutare quali informazioni possono essere preziose per le indagini».

Un altro luogo sotto stretta analisi è il cantiere dell'ex Sobea di Mapello, dove gli inquirenti erano stati portati dai fiuti dei cani molecolari sulle tracce della tredicenne. Già da giovedì 9 e anche nella giornata di venerdì 10 il grande cantiere verrà scandagliato con il «georadar», una particolare apparecchiatura che consente di rilevare eventuali anomalie nelle gettate di cemento.

I militari hanno ricostruito che le ultime colate nel cantiere risalgono proprio alla notte tra venerdì 26 (il giorno della scomparsa di Yara) e sabato 27 novembre. Un accertamento indispensabile per escludere l'ipotesi forse più drammatica e inquietante. Comunque, hanno precisato gli investigatori, Yara continua a essere ritenuta «scomparsa».

Carabinieri e polizia di Stato stanno comunque operando congiuntamente sul caso, come sottolineato anche ieri dallo stesso questore e dal comandante provinciale dell'Arma, il colonnello Roberto Tortorella, alla conclusione di un vertice al quale ha partecipato il procuratore aggiunto Massimo Meroni.

Stamattina proprio Meroni incontrerà la stampa per fare il punto della situazione sulla vicenda. «In questura abbiamo costituito un pool che si dedicherà esclusivamente a questo caso - ha sottolineato il questore -: oltre alle nostre forze si sono aggiunti lo Sco e gli uomini delle Squadre mobili di Milano, Novara e Brescia».

E proseguono anche gli accertamenti di natura tecnica: sono in corso le analisi di tutti i cellulari che si sarebbero collegati alla cella telefonica vicino alla palestra la sera della scomparsa (e in particolare tra le 18,30 e le 19). Ma anche delle telecamere private che si trovano nella zona del centro sportivo.

Gli inquirenti stanno inoltre chiedendo a tutti i conoscenti e a tutte le persone che frequentavano la palestra dove si allenava Yara di fornire qualsiasi ripresa fotografica o video di allenamenti e gare, alla ricerca di qualche volto che possa destare dei sospetti e spingere gli stessi inquirenti a svolgere ulteriori approfondimenti.

Leggi di più su L'Eco di venerdì 10 dicembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA