Caccia di frodo ai cinghiali:
denunciati padre e figlio

Due persone, padre e figlio, sono state denunciate dal personale del nucleo ittico-venatorio della polizia provinciale durante un servizio di prevenzione e controllo del territorio. I due esercitavano la caccia di ungulati in orari vietati e con armi improprie.

Due persone, padre e figlio, sono state denunciate dal personale del nucleo ittico-venatorio della polizia provinciale durante un servizio di prevenzione e controllo del territorio. I due esercitavano la caccia di ungulati in orari vietati e con armi improprie. L'episodio è stato scoperto nel comune di Costa Volpino, in località Pèrlo.

I due per attirare cinghiali, caprioli e cervi avevano pasturato l'area con della frutta. Gli agenti della polizia provinciale li hanno sorpresi mentre, dall'interno di un'auto, proiettavano un fascio di luce con un potente faro alogeno per illuminare la zona alla ricerca della fauna selvatica. A quel punto gli agenti sono intervenuti identificando i due e controllando il veicolo. Sull'auto sono stati rinvenuti un fucile da caccia calibro 12 e varie munizioni risultate illegali.

I fermati hanno subito ammesso le proprie responsabilità confessando che il loro obbiettivo era l'abbattimento di cinghiali. Armi, munizioni e materiale per la caccia di frodo sono state sequestrate mentre ai due fermati sono stati contestati i reati di uso di munizioni non consentite e omessa denuncia all'autorità di pubblica sicurezza della detenzione di munizione a palla unica.

Sono stati inoltre contestati illeciti amministrativi in materia venatoria quali l'esercizio della caccia in orario vietato e l'uso di fonti luminose atte alla ricerca di fauna selvatica.

Per l'assessore Fausto Carrara, «con il controllo costante del territorio è stato prevenuto un possibile prelievo illegale di ungulati che popolano il territorio bergamasco; l'attività di prevenzione e controllo da parte della polizia provinciale è continua su tutto il territorio e l'impegno per la tutela del nostro prezioso patrimonio faunistico è massimo».

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