Città Alta, dopo otto mesi di lavori
San Pancrazio torna a splendere

San Pancrazio torna a splendere in Città Alta. Il punto forte dell'intervento fatto è la luminosa tonalità degli interni che ha reso gli spazi più puliti, ariosi e capaci di esaltare le cappelle laterali con le tante opere d'arte che le impreziosiscono.

San Pancrazio torna a splendere in Città Alta dopo 8 mesi di lavori di ristrutturazione. Il punto forte dell'intervento – commissionato dalla parrocchia di Sant'Alessandro della Cattedrale agli architetti Marco Paolo Servalli e Adele Sironi con la supervisione dell'architetto Giuseppe Napoleone della Soprintendenza ai beni architettonici della Lombardia – è la luminosa tonalità degli interni (vicina al bianco-grigio settecentesco). «Dopo i lavori statici, e in particolare quelli sulla volta effettuati dall'impresa Colleoni di Zanica – spiegano gli architetti Servalli e Sironi – ci siamo concentrati sull'apparato decorativo e, inaspettatamente, i tecnici dello studio Traversi-Gabrieli, cui lo stesso lavoro era stato affidato, hanno scoperto i colori di epoca barocca e tardo barocca. Da qui la decisione, maturata con la Sovrintendenza, di riproporli sull'intero edificio con un risultato decisamente soddisfacente in grado di modificare radicalmente la percezione della chiesa».

Eccolo il nuovo volto di San Pancrazio: più pulito, arioso e capace di esaltare le cappelle laterali con le tante opere d'arte che le impreziosiscono. Anche tra queste non mancano le novità. In particolare alcuni lacerti di affreschi inediti nella cappella dedicata ai Santi Martiri, ma anche i medaglioni della cappella di Sant'Anna che sono stati riportati alla luce.

L'intervento è costato oltre 460 mila euro coperti all'incirca per la metà. Oltre alla Regione (che ha concesso 65 mila euro a fondo perduto e 200 mila euro con un prestito rimborsabile), non sono mancati gli sponsor privati che hanno aderito all'iniziativa per l'adozione delle cappelle (Fondazione Banca Popolare di Bergamo onlus, Zambetti e Lumina Spa, un donatore anonimo, Fondazione Italcementi Cav. Lav. Carlo Pesenti e Italcanditi Vitalfood).

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