Il papà di Yara: «Abbiamo chiarito
tutti i dubbi degli investigatori»

«Io, mia moglie, mia figlia Keba e mia sorella siamo stati ascoltati dai carabinieri nella serata di ieri e abbiamo chiarito i dubbi degli investigatori»: a parlare è Fulvio Gambirasio, padre di Yara, intervistato da Apcom nel pomeriggio di oggi, martedì 21 dicembre.

«Io, mia moglie, mia figlia Keba e mia sorella siamo stati ascoltati dai carabinieri nella serata di ieri e abbiamo chiarito i dubbi degli investigatori»: a parlare è Fulvio Gambirasio, padre di Yara, intervistato da Apcom nel pomeriggio di oggi, martedì 21 dicembre.

Il padre di Yara, la tredicenne scomparsa da Brembate di Sopra venerdì 26 novembre, parla del colloquio tra la sua famiglia e i carabinieri, al comando provinciale di Bergamo. Con lui c'erano la moglie Maura Panarese, la figlia Keba, di 15 anni, la sorella Nicla, che lavora in un'azienda di Curno e vive in un appartamento a poche centinaia di metri dalla chiesa parrocchiale di Brembate Sopra.

«C'erano alcuni aspetti da chiarire in merito alle deposizioni che avevamo fatto ai carabinieri fin dalla scomparsa di Yara - dice Fulvio Gambirasio -. Vale a dire che bisognava chiarire il quadro di quel giorno in cui Yara è uscita di casa e poi non è più rientrata, per portare un registratore in palestra. I carabinieri avevano alcuni dubbi, dato che di recente abbiamo anche spiegato alla stampa come era andata. C'erano delle perplessità. Mi limito a dire che abbiamo chiarito tutto con molta tranquillità».

Sono 25 giorni che Yara è scomparsa e Fulvio Gambirasio ha anche detto qualcosa sul suo stato d`animo, sul modo in cui la sua famiglia sta vivendo questa fase difficile: «Resta una grande apprensione, ma continuiamo anche a nutrire tanta speranza».

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