Svolta nel Pdl bergamasco
Ora c'è una nuova maggioranza

Qualcosa a metà tra il risiko e il domino. Stacca di qua, (ri)attacca di là e alla fine il Pdl bergamasco si ritrova con una nuova maggioranza interna. In pratica, un ribaltone che pare mettere l'attuale coordinatore Carlo Saffioti in netta minoranza.

Qualcosa a metà tra il risiko e il domino. Stacca di qua, (ri)attacca di là e alla fine il Pdl bergamasco si ritrova con una nuova maggioranza interna: quella sull'asse dei formigoniani dell'assessore regionale Marcello Raimondi, del redivivo Marco Pagnoncelli (ultimo segretario provinciale di Forza Italia) e del senatore Valerio Carrara. In pratica, un ribaltone che pare mettere l'attuale coordinatore Carlo Saffioti in netta minoranza.

I nuovi assetti del complicato partito unico del centrodestra prendono ufficialmente forma alla cena natalizia di lunedì sera alla Fiera. Un pienone che non si vedeva da tempo: quasi mille iscritti (due terzi in capo a Raimondi e Pagnoncelli) e un copione che lascia pochi spazi ai dubbi.

Raimondi sottolinea la necessità «di una forte azione di rinnovamento e cambiamento di un partito che non è di plastica, ma di pietra dura: la nostra classe dirigente». Pagnoncelli, dal canto suo, centellina le parole. Prima si rivolge alla platea piena e sottolinea «come il Pdl si meriti un appuntamento del genere». Poi ai sindaci e agli amministratori locali che definisce «una grande risorsa politica». Infine perfidamente a Saffioti e lo «ringrazia di aver accettato l'invito». Il coordinatore provinciale sale sul palco, ricorda «i 600 amministratori del Pdl» invita a fare «sempre di più e meglio» e parla di «un partito capace di dividersi e litigare su tutto ma capace di compattarsi sui grandi progetti e grandi uomini».

Prima di Saffioti sale sul palco Carrara che «ringrazia Raimondi e Pagnoncelli per l'organizzazione della serata, un'iniezione di fiducia» e lancia la sfida alla (mai citata espressamente) Lega: «Dobbiamo riconquistare tutti quei Comuni che ci sono stati sottratti dai partiti o da errori nostri».

Alla serata anche il ministro Maria Stella Gelmini e il governatore della Lombardia Roberto Formigoni.

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