«Caccia allo sbirro» sul sito
Rinvio a giudizio per quattro

Il gup di Bologna Alberto Gamberini ha rinviato a giudizio le quattro persone coinvolte nell'inchiesta della Digos di Bologna sul sito «Caccia allo sbirro» in rete dal febbraio 2009 (e poi oscurato) con foto di poliziotti in servizio a Bologna, Milano, Bergamo e Napoli.

I quattro - tre uomini e una donna, due residenti a Roma e Napoli e due domiciliati a Milano - verranno processati nel prossimo giugno per le ipotesi di reato di istigazione a delinquere, calunnia e violazione della privacy in concorso.

Gravitano nell'area dei Carc, i Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo, e sono riconducibili al (nuovo) Partito comunista italiano, organizzazione con base in Francia. Sul sito poi oscurato vennero pubblicate le foto di poliziotti ripresi durante servizi di ordine pubblico nelle quattro città.

Il caso di Bergamo riguarda i tafferugli che scoppiarono per l'apertura della sede di Forza Nuova con la manifestazione dei centri sociali. Le immagini si erano fermate su un agente che, all'angolo tra via Paleocopa e via Paglia, teneva bloccato a terra un ragazzo mettendogli un piede in testa.



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