Barboni (Pd): «Votata legge
che va contro ogni logica»

«Il Governo nazionale dà una proroga che consente alle Regioni di aspettare i pronunciamenti della Corte costituzionale, l'indizione del referendum e di fatto una condizione legislativa più chiara. Ma la Lombardia ha approvato la legge sull'acqua».

«Il Governo nazionale dà una proroga che consente a tutte le Regioni di aspettare i pronunciamenti della Corte costituzionale, l'indizione del referendum e di fatto una condizione legislativa più chiara. Ma Regione Lombardia, incautamente, con 39 consiglieri su 80, quindi una minoranza, approva la legge sull'acqua».

È il commento di Mario Barboni, consigliere regionale del Pd, dopo la votazione di mercoledì 22 dicembre 2010, in Consiglio regionale. L'opposizione ha fatto fino all'ultimo ostruzionismo e, al momento del voto, ha abbandonato l'aula. Ma nonostante mancasse evidentemente il numero legale, la maggioranza Pdl-Lega ha deciso di continuare e di votare il progetto di legge, continua il comunicato del Pd.

«Eppure è una legge sull'acqua che non aveva i termini dell'urgenza. Non c'era fretta per votare una norma che esautora i Comuni dalla gestione del servizio idrico, facendo una rivoluzione indipendentemente dal quadro normativo nazionale; che non permette più la gestione in house; che mette mano in un settore che, attualmente, ha le tariffe più basse d'Europa; che costringe le Ato a riaffidare entro il 31 dicembre il servizio; che inserisce elementi normativi in contrasto con sentenze della Corte costituzionale», continua Barboni.

«Per questo motivo abbiamo fatto il nostro dovere fino in fondo. La maggioranza di Governo di questa regione ancora una volta non ha dato ascolta a centinaia di migliaia di cittadini referendari, ai tanti che avevano manifestato la propria preoccupazione, alle innumerevoli proposte emendative fatte al testo, e si è arroccata con una posizione difficilmente comprensibile. Ma questo Formigoni e i suoi lo dovranno spiegare ai Comuni e ai cittadini lombardi», conclude l'esponente del Pd.

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