Rapina in Posta, tre in ostaggio:
dieci minuti davanti a una pistola

Sono dovute restare per più di dieci minuti in ostaggio dei rapinatori, sotto la minaccia di una pistola: i malviventi hanno voluto aspettare che la cassaforte a tempo si aprisse per arraffare i contanti dell'ufficio postale di Cazzano Sant'Andrea.

Sono dovute restare per più di dieci minuti in ostaggio dei rapinatori, sotto la minaccia di una pistola: i malviventi hanno voluto aspettare che la cassaforte a tempo si aprisse per arraffare i contanti dell'ufficio postale di Cazzano Sant'Andrea.

È stato un fine mattinata di grande paura per due clienti - una donna del paese e un'altra residente in valle - e per la responsabile dell'ufficio postale. Come era già avvenuto all'inizio della settimana - si tratta per queste Poste del quarto colpo subìto - intorno alle 13 si sono presentati due malviventi.

Uno impugnava una pistola, l'altro invece ha subito scavalcato il bancone e ha preso i soldi della cassa. Il bottino era evidentemente troppo magro: così i due complici hanno costretto la dipendente delle Poste e le due clienti che erano nell'ufficio a seguirli nel retro, dove si trova la cassaforte.

Qui le tre donne sono state tenute sotto tiro e sono volate minacce anche pesanti: poi la cassaforte, finalmente, s'è aperta e i rapinatori, presi i soldi, hanno rinchiuso gli ostaggi nel bagno.

Sono fuggiti e, secondo le testimonianze, non ci sarebbe stato un complice all'esterno. Scattato l'allarme, sono accorsi i carabinieri di Gandino e di Zogno, per le indagini. I due malviventi avevano un accento quasi certamente bergamasco.

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