I sindacati contro Pirovano
per le battute su Casa Amica

«Ci ha lasciato esterrefatti la superficialità con cui il presidente della Provincia di Bergamo, Ettore Pirovano, ha affrontato il tema fondamentale dell'aiuto all'accesso alla casa per italiani e stranieri residenti nella nostra provincia».

«Ci ha lasciato esterrefatti la superficialità con cui il presidente della Provincia di Bergamo, Ettore Pirovano, ha affrontato il tema fondamentale dell'aiuto all'accesso alla casa per italiani e stranieri residenti nella nostra provincia».

«Cgil Cisl Uil di Bergamo sono stati tra i fondatori dell'esperienza di Casa Amica, che ha svolto in tutti questi anni un ruolo sociale insostituibile per garantire, attraverso l'azione sul versante abitativo rivolta alla fasce sociali più basse, una maggiore coesione e inclusione sociale».

«Inserire elementi di divisione tra italiani e stranieri, a prescindere dalle effettive condizioni economiche e sociali, in un contesto di difficoltà e di crisi come quello attuale, è profondamente sbagliato e dannoso per lo sviluppo futuro del nostro territorio».

«Riteniamo sia un preciso dovere delle istituzioni valorizzare e supportare il rilevante patrimonio di esperienze sociali, di associazionismo e di volontariato presente nella provincia. Una risorsa questa, che al di là delle parole e dei proclami, è quotidianamente impegnata sui tanti versanti della marginalità e dell'esclusione sociale».

«Più che battute estemporanee, è necessario che le istituzioni come la Provincia si facciano finalmente parte attiva per affrontare i temi dell'occupazione e dello sviluppo del nostro territorio».

Fin qui il comunicato dei sindacati firmato da Luigi Bresciani della Cgil, Ferdinando Piccinini della Cisl e Marco Cicerone della Uil. Ricordiamo che il 20 dicembre Pirovano aveva dato l'out out: o si cambiano i criteri di assegnazione degli alloggi di Casa Amica o la Provincia tornerà a gestire direttamente i suoi. Il presidente di via Tasso aveva parlato di stranieri agevolati.

Pirovano ha replicato prontamente al comunicato dei sindacalisti: «Se vengono a trovarmi userò anche perole più forti».

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