Yara, ricerche ancora vane
Ci si aggrappa alla cella telefonica

Ancora nessun indizio di Yara Gambirasio, scomparsa il 26 novembre. Carabinieri e polizia hanno continuato le ricerche della ginnasta tredicenne anche martedì 28 dicembre, ma purtroppo senza risultati significativi. Gli inquirenti si aggrappano alla cella telefonica.

Ancora niente, nemmeno il più piccolo indizio di Yara Gambirasio, scomparsa nel nulla il 26 novembre. Carabinieri e polizia hanno continuato le ricerche della ginnasta tredicenne anche martedì 28 dicembre, ma purtroppo senza risultati significativi.

I carabinieri del III Battaglione di Milano, supportati da una squadra della Protezione civile di Predore, nella mattinata hanno perlustrato le cave vicino al Brembo tra Brembate Sopra e Almenno San Bartolomeo, mentre nel pomeriggio di sono spostati nei boschi e nella campagne di Odiago di Pontida, tra Pontida e Villa d'Adda controlllando casolari abbandonati.

La polizia della questura, insieme alla polizia provinciale e alla Guardia forestale, ha invece ispezionato la zona della Roncola Alta operando soltanto al mattino. I due gruppi di ricerca - come di consueto - sono stati collegati via radio con l'unità emergenza radio di stanza nella centrale del Consorzio di polizia locale dell'Isola a Madone.

Intanto, le indagini degli inquirenti si concentrano sempre su quella cella di Brembate a cui si è agganciato per l'ultima volta il telefono di Yara. Sembra l'unica possibilità per capire gli spostamenti della ragazza, dopo essere uscita dal palazzetto dello sport.

Si cercano ancora testimoni per stabilire esattamente a che ora è uscita da quel palazzetto (intorno alle 18.30). Circostanza determinante per capire quanto può essere successo prima che il cellulare, qualche decina di minuti dopo, si spegnesse o fosse spento da qualcuno.

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