Polizia locale, il neocomandante:
«Agenti vigili e vicini alla gente»

«Bergamo è una piazza prestigiosa, un corpo d'assoluta eccellenza». Parola di Paolo Cianciotta, da lunedì 3 gennaio al comando della polizia locale di Bergamo. Nato a Sanremo 46 anni fa e residente a Seriate, fino a Natale ha comandato la polizia municipale di Biella.

Bergamo la conosce bene: «Mia moglie è di qui, e ho frequentato il secondo corso dell'Accademia di Guardia di Finanza nel 1985». Dove è stato anche capo ufficio addestramento è studi. Un percorso passato anche attraverso 8 anni alla Dia di Milano – «La mia è una formazione militare» – e un'idea di polizia locale che suona più o meno così: «Non voglio un vigile urbano, ma un agente vigile...».

E sulla struttura della polizia locale Cianciotta dice: «Partiamo da un dato: eredito una struttura classificabile tra le eccellenze in ambito nazionale, ma ora inizia un'altra era. Un passaggio di consegne comporta un cambio diametrale: oltre alle peculiarità locali c'è il proprio modo di vedere le cose, gestire il personale, organizzare gli uffici».

Gli obiettivi? «La salvaguardia delle caratteristiche della polizia locale, come la vicinanza ai cittadini e la conoscenza radicale del territorio. Insieme però ad una padronanza di schemi investigativi tale da portare ad un costrutto positivo con tutte le forze dell'ordine».

Tutta l'intervista è su L'Eco di Bergamo del 4 gennaio

© RIPRODUZIONE RISERVATA