Lallio contro la prostituzione
L'ordinanza aiuta il bilancio

Per un bilancio comunale, 8 mila euro non sono certo una gran somma. Ma è la voce del capitolo a far strabuzzare gli occhi: introiti da sanzioni a prostitute e loro clienti nel territorio di Lallio.

Per un bilancio comunale, 8 mila euro non sono certo una gran somma. Ma è la voce del capitolo a far strabuzzare gli occhi: introiti da sanzioni a prostitute e loro clienti nel territorio di Lallio. Dall'entrata in vigore dell'ordinanza comunale che sanciva la perseguibilità amministrativa di chiunque si avvicinasse a bordo strada per mercanteggiare prestazioni, sono passati circa cinque mesi e le sanzioni sono state una cinquantina; una media superiore alle dieci sanzioni al mese, una ogni tre giorni. In realtà i reati accertati sono circa la metà, dal momento che l'ordinanza del giugno scorso prevedeva una multa di circa 300 euro da comminare sia alla lucciola sia al suo cliente.

A conti fatti, quindi, nelle casse del Comune dovrebbero entrare qualcosa come 16 mila euro di cui 8 mila, appunto, sono già stati riscossi. In occasione dell'entrata in vigore delle sanzioni, in effetti, il sindaco di Lallio Massimo Mastromattei aveva tenuto a precisare che non si sarebbe trattato di una misura di semplice deterrenza, ma che avrebbe dato seguito all'ordinanza con un massiccio incremento dei controlli notturni sul territorio comunale e, dove possibile, si sarebbe avvalso delle registrazioni video per far fronte a contestazioni del tipo «stavo solo chiedendo informazioni stradali».

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 7 gennaio

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