Casa di riposo a Trescore
Il Tar rimette in gioco Sodalitas

Colpo di scena alla casa di riposo di Trescore: la cooperativa «Dolce», che aveva vinto l'appalto per gestire  la residenza socio-assistenziale, non può iniziare l'attività. Il Tar ha sospeso l'aggiudicazione della gara.

Colpo di scena alla casa di riposo «Giovanni XXIII» di Trescore: la cooperativa bolognese «Dolce», che aveva vinto l'appalto indetto dal Comune per gestire, dal 1° gennaio, la residenza socio-assistenziale, non può iniziare l'attività. Il Tar di Brescia, infatti, ha sospeso l'aggiudicazione della gara tanto che, al posto della cooperativa bolognese, ancora oggi con gli anziani continuano a lavorare i dipendenti e i collaboratori della «Sodalitas srl», la società che appartiene per due terzi al Consorzio Servizi Val Cavallina e per un terzo allo stesso Comune di Trescore.

Il paradosso è che il ricorso al Tar per bloccare l'appalto è stato presentato proprio dalla Sodalitas, come se il Comune di Trescore avesse fatto ricorso... contro se stesso. La Sodalitas gestisce la casa di riposo di Trescore dal 2003, anno in cui la struttura riaprì dopo una lunga serie di lavori di ristrutturazione e ammodernamento. Il contratto scadeva alla fine del 2010 e nei mesi scorsi il Comune aveva deciso, per la gestione 2011-2015, di preparare un appalto pubblico senza più ricorrere all'affidamento diretto del servizio. «Così prevede la legge – spiega il sindaco Alberto Finazzi – e così abbiamo fatto, pur sapendo che la nostra società Sodalitas correva il rischio di non vincere più la gestione della casa di riposo».

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