Tunisia, operatori turistici preoccupati
E «Settemari» sospende i tour

L'aggravarsi della situazione in Tunisia preoccupa i tour operator italiani. La Farnesina sconsiglia l'attraversamento dell'area centrale ed occidentale del Paese. «Settemari» ha sospeso temporaneamente le vendite per Tozeur e i tour in Tunisia.

L'aggravarsi della situazione in Tunisia preoccupa i tour operator italiani, che già scontano i problemi esistenti in Egitto, dove restano alti i timori di attacchi ai cristiani. «La Tunisia è tra le destinazione più frequentate dagli italiani, insieme ad Egitto e Turchia - spiega Francesco Granese, direttore di Assotravel - ma in questo periodo i turisti sono pochi: non tanto gruppi organizzati quanto viaggiatori individuali oppure partecipanti ad eventi speicifici, come tour di motociclisti o atleti di manifestazioni sportive».

Ad oggi, la Farnesina nel sito www.viaggiaresicuri.it sconsiglia l'attraversamento dell'area centrale ed occidentale del Paese, a seguito delle manifestazioni di piazza e anche «in considerazione delle presumibili limitazioni al traffico causate dal dispiegamento di forze dell'ordine». «Il nostro auspicio - prosegue Granese - è che tutto sia risolto per marzo: la Tunisia è infatti una delle proposte principali per la primavera e per le festività pasquali».

In questo momento, invece, i problemi per i tour operator riguardano l'Egitto: «La paura degli squali è rientrata, ma i clienti temono gli attacchi ai cristiani». E' tutt'ora valido, infatti, il rischio di atti terroristici segnalato dalla Farnesina: il ministero degli Esteri raccomanda «la massima prudenza nei luoghi affollati, di assembramento, anche a carattere religioso, e di evitare zone di manifestazioni».

Se quindi la crociera sul Nilo o un soggiorno sul Mar Rosso non sono a rischio disdette, le visite al Cairo o ad Alessandria richiedono ai tour operator e ai turisti dei cambiamenti di programma: una modifica all'itinerario, la rinuncia alla visita di un bazar o anche la spesa aggiuntiva per un auto con autista.

L'ambasciata d'Italia a Tunisi intanto invita i connazionali residenti in Tunisia ad «astenersi dal frequentare i luoghi di assembramento e di non uscire dopo il tramonto, se non per reali necessità». In tutta l'area della Grande Tunisi entra in vigore oggi, dalle ore 20 e fino alle ore 5,30, il coprifuoco che vigerà a tempo indeterminato.

TOUR OPERATOR
Una scelta precauzionale. Così Settemari motiva la decisione di sospendere temporaneamente le vendite per Tozeur e i tour in Tunisia, in seguito anche alla segnalazione della Farnesina che raccomanda l'attenzione su alcune aree del Paese. Per il resto prosegue la normale attività sulle zone turistiche della costa e a Djerba: qui in particolare gli assistenti dei villaggi riferiscono che non si avvertono i disordini. «Siamo in continuo contatto con i nostri assistenti residenti e i corrispondenti - evidenzia il direttore commerciale Guido Ostana - e, in loco, con le persone che lavorano per noi».

A Bergamo c'è il tour operator Norama (www.noramatunisia.it) che al momento non segnala presenze di bergamaschi o comunque partecipanti a suoi tour in queste settimane.

Da un rapido sondaggio delle agenzie di viaggio, ad oggi non si sono registrate disdette di soggiorni in Tunisia, ma solo richieste di informazioni.


L'AVVISO DELLA FARNESINA
Nella prima decade di gennaio si è assistito ad un'intensificazione delle manifestazioni - a carattere prevalentemente politico-sociale - registrate a partire dal 18 dicembre scorso in un'ampia area della Tunisia centrale (tra le altre, interessate anche le località di Sidi Youssef, Le Kef, Haidra, Thala, Makthar, Sbeitla, Sidi Bouzid, Kasserine, Feriana, Regueb, Gafsa, Metlaoui, Menzel Buzaiene). Tali manifestazioni sono degenerate, in più di un'occasione, in violenti scontri tra le forze dell'ordine ed i dimostranti, con il ferimento e la morte di alcune decine di persone. Si sconsiglia, pertanto, l'attraversamento di tali località e, più in generale, di tutta l'area centrale ed occidentale del Paese.

Ciò anche in considerazione delle presumibili limitazioni al traffico causate dal progressivo spiegamento di forze dell'ordine in quelle aree. Eventuali itinerari di viaggio all'interno della Tunisia che dovessero prevedere la visita delle rinomate località del sud del Paese, come Tozeur, Kebili, l'area del Chott-el-Jerid, sono altresì sconsigliate. Si comincia ad assistere ad incidenti, non più solo in orari notturni, anche nella capitale (che già fanno registrare un primo bilancio di vittime).

Analoghe manifestazioni, con incidenti, segnalate nella giornata del 12 gennaio nella città settentrionale di Biserta. È altresì in corso uno sciopero generale nella città di Sfax, di natura violenta. Analoga manifestazione è prevista per domani nella città di Sousse, mentre venerdì 14 gennaio avrà luogo a Tunisi. Si raccomanda al riguardo di evitare i luoghi di eventuali manifestazioni di protesta, avendo cura di rispettare le informazioni e le istruzioni emesse dalle Autorità locali preposte alla sicurezza, tenendosi costantemente informati sull'evoluzione degli eventi attraverso i mass media locali ed internazionali, nonché le agenzie e gli albergatori di riferimento. L'accesso a vaste zone dell'estremo Sud è del resto vietato in mancanza di espressa autorizzazione rilasciata dalle Autorità tunisine.

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