Terapia multi-familiare al Centro Famiglia di Longuelo

La terapia multi-familiare arriva a Bergamo direttamente da Londra. Il Centro Famiglia di via San Martino della Pigrizia a Longuelo sarà il primo in Italia a sperimentare il modello di cura del dottor Eia Asen del Marlborough Familiy Service. I locali sono stati inaugurati oggi e da fine mese potranno accogliere tre o quattro famiglie. Gli spazi sono divisi in due parti. La prima riproduce gli ambienti domestici, con una cucina, una sala giochi, una stanza per il riposo dei bambini più piccoli, e un salotto per l’accoglienza. La seconda è studiata per gli operatori, con una «cabina di regia» dotata di monitor.

«Il servizio - spiega Claudio Rozzoni, responsabile del Centro per il bambino e la famiglia (Cbf) - è rivolto ai genitori che vivono un disagio educativo forte e che vengono segnalati dai servizi di base o dal tribunale dei minori. L’approccio innovativo si basa sul principio del mutuo-aiuto tra le famiglie, e ha come fulcro la relazione tra genitori, figli e operatori. In questo modo si possono evitare gli allontanamenti dei figli dalle famiglie d’origine, oppure renderli meno traumatici e più brevi».

Nell’Unità Diurna si svolgeranno incontri di un’intera giornata, più volte alla settimana, per circa tre mesi. Una decina di operatori seguirà gli ospiti, aiutandoli a ricreare situazioni tipiche della vita quotidiana e incoraggiandoli a partecipare alle vicende degli altri, ad esprimere commenti e propste. Il Progetto di «Terapia Multifamiliare» è partito due anni fa. Nel 2001 il dottor Asen ha tenuto a Bergamo un seminario agli operatori Asl che nel 2002 sono andati a Londra per un sopralluogo diretto. Si è poi costituito un gruppo tecnico di progettazione, composto da specialisti dell’Asl e del Cbf, del Comune e della Diocesi di Bergamo. L’associazione a tutela dell’infanzia «Nepios» ha subito sposato l’iniziativa. Proprio grazie ai fondi raccolti dai volontari con il gran galà che l’anno scorso ha riempito il teatro Donizetti è stato possibile arredare la nuova Unità diurna per le famiglie.

(17/04/2004)

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