Cromo nella Bassa, indagine Asl:
cibi e animali non contaminati

La Direzione del dipartimento di prevenzione del'Asl di Bergamo, alla conclusione di una lunga indagine, ha appurato che la contaminazione da cromo non ha impattato sulle produzioni vegetali e sui prodotti di origine animali provenienti da aziende dell'area di Treviglio.

La Direzione del dipartimento di prevenzione del'Asl di Bergamo, alla conclusione di una lunga indagine, ha appurato che la contaminazione da cromo non ha impattato sulle produzioni vegetali e sui prodotti di origine animali provenienti da aziende dell'area di Treviglio.

Le prove sono state effettuate su quanto prodotto da ventisei aziende trevigliesi. Trinciato, fieno, insilato di mais, latte, taleggio, inoltre prugne, fichi, zucchine, insalata, lattughino, pomodori e anche costine bianche e carne suina, sono gli alimenti sui quali è stata effettuata la prova che fortunatamente non ha fatto emergere casi di possibile e temuta contaminazione.

Il direttore sanitario dell'Asl di Bergamo, Giuseppe Imbalzano, nella lettera inviata al sindaco di Treviglio, Ariella Borghi, ha spiegato le modalità di ricerca e i risultati: «È stato individuato il contenuto in cromo totale e i risultati raffrontati con quanto riportato nella letteratura nazionale e internazionale evidenziano che la contaminazione non ha interessato i prodotti vegetali e quelli animali, quindi questo è il dato più rassicurante».

Leggi di più su L'Eco di venerdì 21 gennaio

© RIPRODUZIONE RISERVATA