Bassa: cromo nella falda acquifera
La bonifica scatta in primavera

La bonifica della falda acquifera inquinata da cromo esavalente (cromo VI) potrà iniziare in primavera. Questa la buona notizia emersa nella riunione che si è tenuta martedì negli uffici della Regione e che interesserà il Comune di Ciserano.

La bonifica della falda acquifera inquinata da cromo esavalente (cromo VI) potrà iniziare in primavera. Questa la buona notizia emersa nella riunione che si è tenuta martedì negli uffici della Regione e alla quale hanno partecipato oltre ai tecnici del settore Ambiente, l'Asl, l'Arpa, la Provincia e il Comune di Ciserano.

Sul suo territorio è prevista la barriera idraulica che dovrà intercettare il cromo VI che ha inquinato la falda acquifera di Verdellino, Arcene e Ciserano e che gradualmente si sta diffondendo verso Treviglio e Castel Rozzone.

Della barriera è già stato realizzato il campo prova ossia un primo pozzo necessario ad acquisire dati tecnici. Per dare il via alla bonifica era prevista la realizzazione di altri quattro pozzi. «Nella riunione di martedì - afferma l'assessore all'Ambiente di Ciserano Natale Zucchetti - si è però deciso di non perdere ulteriore tempo e di partire con la bonifica già dopo la realizzazione del secondo pozzo. Prevedibilmente in primavera».

Il progetto di bonifica complessivo come noto ha un costo di circa 5 milioni di euro. Costo al momento a carico della Regione che ha già stanziato 650 mila euro. Soldi che il Comune di Ciserano ha utilizzato per la realizzazione del campo prova a est dei binari della linea ferroviaria Bergamo-Treviglio, vicino al sottopasso ferroviario in via Solferino.

Ed anche di parte degli otto piezometri (perforazioni verticali dalle quali viene prelevata l'acqua della falda acquifera per essere analizzata) realizzati sul suo territorio. Fortunatamente questi soldi saranno sufficienti anche per la realizzazione del secondo pozzo.

Non saranno invece sufficienti per l'installazione del fondamentale impianto di depurazione al quale verrà convogliata l'acqua inquinata prelevata dai due pozzi. «Nel decreto con il quale sono stati stanziati i primi 650.000 euro - afferma Zucchetti - la Regione si è impegnata a stanziare nel bilancio 2011 gli altri fondi necessari. Non ho motivo di pensare che non mantenga il suo impegno e lo faccia in tempi brevi».

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