Clanezzo, macigno sulla strada:
è la quarta frana in due anni

Quarta frana nell'arco di due anni, domenica mattina, sulla strada comunale che unisce Ubiale alla frazione di Clanezzo: ancora una volta è caduto un macigno, questa volta di circa un metro cubo, più altri sassi di minori dimensioni.

L'allarme è scattato verso le 7 di mattina quando i carabinieri di Zogno hanno allertato il sindaco Ersilio Gotti. Il masso si era staccato dalla parete rocciosa che sovrasta la strada comunale, a quanto sembra da un'altezza di diverse decine di metri, piombando in mezzo alla carreggiata.

«Purtroppo quella è una zona a rischio– dice il sindaco Gotti –  ed è da un anno e mezzo che è monitorata e segnalata alla Sede territoriale della Regione (ex Genio civile), ma non siamo mai riusciti a ottenere finanziamenti per un intervento di messa in sicurezza. Fortunatamente in quel momento non transitava nessuno. Al momento sembra che non vi ne siano altri sassi pericolanti. La strada resta aperta ma occorre molta attenzione».

Lo smottamento si è verificato tra le frazioni Bondo e Clanezzo, a circa 600 metri dalle prime abitazioni di Clanezzo, in un punto in cui la strada fa una sorta di vallo. In quella zona, l'alta parete rocciosa a monte sembra essere molto friabile e marcia. E forse lo sbalzo di temperature di questi giorni, con l'acqua ghiacciata tra le rocce, ha fatto staccare parte del materiale. Le rocce sono state spostate a lato della carreggiata e delimitate da un nastro mentre il tratto di strada a rischio è segnalato da alcuni cartelli stradali.

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