Un piccolo giardino in verticale
Ultima moda dei prodotti floreali

Trasformare una parete della vostra casa in un piccolo giardino che si sviluppa in verticale. È questa l'ultima novità del panorama dei prodotti floreali da interno, presentata per la prima volta in occasione della Fiera dell'antiquariato.

Trasformare una parete della vostra casa in un piccolo giardino che si sviluppa in verticale. È questa l'ultima novità del panorama dei prodotti floreali da interno, presentata per la prima volta in occasione della Fiera dell'antiquariato in corso in questi giorni a Bergamo, mostra mercato diventata appuntamento imprescindibile nel panorama italiano dell'antiquariato.

L'idea è venuta a Ortisgreen, ospite di Media Consulter di Sergio Radici, società organizzatrice della manifestazione presso l'ente Fiera Promoberg, che ha esposto due pareti vegetali all'ingresso del padiglione fieristico. L'idea ha incuriosito ed è piaciuta moltissimo ai visitatori della mostra aperta fino al 30 gennaio a conferma della filosofia stessa di BergamoAntiquaria, un salotto abitato dalla bellezza senza confini di spazio, tempo e luogo.

La parete, che può essere interna o esterna, ospita in modo permanente elementi vegetali, garantendo loro sostegno e nutrimento grazie a un impianto autonomo di irrigazione. La soluzione che propone Ortisgreen - frutto della passione per i giardini verticali e della creatività di un giardiniere e di un mastro carpentiere - è una struttura in acciaio con box di alluminio riciclato al 70%, nella quale viene realizzata la composizione floreale, completamente personalizzabile in base ai gusti personali, facile da mantenere e adatta a ogni tipo di ambiente, domestico o commerciale.

«È come un quadro naturale e vivo che consente di ammirare ogni giorno la dinamica armonia della natura in tutte le sue sfumature - spiega Alberto Vitali di OrtisGreen -. La capacità decorativa del muro vegetale, oltre agli effetti cromatici, trova tutta la sua forza nei volumi, nelle sfumature e nell'antagonismo delle diverse estetiche che poi si fondono tutte in perfetta armonia ed equilibrio. È la soluzione ideale per sviluppare, con l'utilizzo delle più svariate tecniche e modalità, aree verdi in una nuova dimensione».

Ultima frontiera della green architecture nata negli anni '70 con l'architetto argentino Emilio Ambasz, la parete vegetale è capace di creare un senso di continuità tra l'ambiente esterno e interno, soddisfando così la crescente richiesta di spazi verdi in aree limitate e migliorando allo stesso il microclima delle città e delle abitazioni. Molti infatti sono vantaggi riconosciuti a questa idea tra cui la riduzione dell'effetto serra nel contesto urbano e l'isolamento termico e acustico.

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