Incidenti, il 2011 inizia male
ma le vittime sono in calo

Sulle strade bergamasche il 2011 è cominciato decisamente male: nove morti in dodici giorni. Per trovare un inizio anno con un così alto numero di tragedie bisogna risalire al 2001. Si è però passati dalle 168 vittime del 2000 alle 73 dello scorso anno.

Sulle strade bergamasche il 2011 è cominciato decisamente male: nove morti in dodici giorni. Per trovare un inizio anno con un così alto numero di tragedie bisogna risalire a dieci anni fa.

Era il 2001 e fu un anno particolarmente tragico: le cronache de L'Eco di Bergamo, infatti, dettero conto di 161 vittime sulle strade della Bergamasca (statali, provinciali, comunali) e lungo l'intero tratto Milano-Bergamo-Brescia della A4.

In dieci anni, però, sul fronte della sicurezza stradale è stato fatto parecchio, e in Bergamasca forse più che in altre parti d'Italia. Si è passati dalle 168 vittime del 2000 alle 73 dello scorso anno. Da quattro anni, inoltre, si registra una costante diminuzione della mortalità sulle nostre strade e dal 2008 si è sotto «quota 100».

E i risultati del 2010, per il secondo anno consecutivo, sono in linea con l'obiettivo, posto nel 2001 dall'Unione europea, di dimezzare il numero delle vittime della strada in dieci anni.

Tanti i giovani: anche nel 2010 la fascia d'età più colpita va dai 18 ai 30 anni.

L'andamento della mortalità sulle strade di casa nostra nei primi dieci anni del terzo millennio ha avuto varie fasi. Nei primi quattro anni si è registrata una diminuzione del 31,54%, merito probabilmente della patente a punti.

Tutti i dettagli sono su L'Eco di Bergamo del 28 gennaio

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