Bus, biglietti a 1,20€. La Regione:
«Ecco le tariffe per risparmiare»

Dal 1° febbraio il biglietto del pullman di città passa a 1,20 euro. Ma con gli abbonamenti e i biglietti di «Io viaggio», dice la Regione, spostarsi con i mezzi del servizio pubblico in Lombardia costerà addirittura meno per molte famiglie.

Dal 1° febbraio il biglietto del pullman di città passa a 1,20 euro. Ma con gli abbonamenti e i biglietti di «Io viaggio» (in famiglia, treno città, ovunque in Lombardia), dice la Regione, spostarsi con i mezzi del servizio pubblico regionale in Lombardia costerà addirittura meno per molte famiglie e per chi affronta lunghe percorrenze.

Entrano infatti in vigore i nuovi titoli che integrano tutti i servizi di trasporto pubblico regionale e diventano realtà gli sconti e le agevolazioni per i nuclei familiari.

Le novità sono state presentate nella sede della Regione dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, affiancato dall'assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo, e dall'amministratore delegato di Trenitalia-Le Nord, Giuseppe Biesuz.

«A fronte della diminuzione delle risorse statali - ha spiegato Formigoni - abbiamo deciso di agire su due leve: anzitutto quella di non tagliare alcuna corsa, anzi abbiamo aggiunto 328 corse al giorno, e poi abbiamo previsto un aumento delle tariffe, diviso in due momenti distinti, ma temperato da nuovi titoli che fanno risparmiare davvero chi fa più strada».

«Se fino allo scorso mese un cittadino pagava 100 o 105 euro al mese ora - ha aggiunto il presidente - grazie a 'Io viaggio ovunque', ad esempio, pagherà una tariffa promozionale di 85 euro che, anche dopo questa prima fase, non potrà comunque diventare più di 99».
 
L'assessore Cattaneo è sceso poi più nel dettaglio spiegando cosa prevedono i nuovi titoli In Famiglia, Trenocittà e Ovunque in Lombardia, sottolineando come «l'introduzione di questi biglietti e abbonamenti rappresenti un'innovazione importantissima richiesta dallo stesso Tavolo del Tpl. Una riforma che realizza una vera integrazione tariffaria tramite un unico abbonamento mensile».

«Le nuove proposte - ha proseguito Cattaneo - sono convenienti già per chi percorre distanze anche di poco superiori ai 50 km». Le prime stime dicono che il risparmio sia circa, in media, del 30 per cento rispetto all'abbonamento di solito acquistato.

«In pratica - ha sintetizzato Formigoni - il 40 per cento di coloro che usano i mezzi per spostarsi risparmieranno e il rimanente 60 per cento avrà invece una maggiorazione del 10 per cento. Sia chiaro, nessun aggravio che rischi di mettere sul lastrico le famiglie, perché costoro, che indicativamente hanno un abbonamento del costo di circa 20 euro, pagheranno 2 euro in più. Abbiamo voluto essere vicini anzitutto ai cittadini che spendono di più, procedendo anche a un costante miglioramento del servizio».

«Siamo partiti da una situazione fortemente critica - ha detto ancora Formigoni - solo pochi mesi fa temevamo di dover aumentare le tariffe del 30 per cento. Grazie a un lungo lavoro di mediazione portato avanti con il Governo, che dobbiamo ringraziare per la disponibilità e la responsabilità, siamo riusciti a ridurre di ben due terzi l'aumento, riducendo i tagli dai presunti 300 milioni a circa 97. I provvedimenti approvati oggi testimoniano la capacità di aver saputo trasformare una situazione fortemente critica in opportunità».
 
Cattaneo ha anche risposto a coloro che chiedevano se questi nuovi biglietti siano più convenienti degli spostamenti in auto, con macchina al completo. «Abbiamo calcolato che, già sugli spostamenti di 50 km, utilizzare i mezzi pubblici costa notevolmente meno: il rapporto è circa 1 a 10. Va tenuto infatti conto che i costi di usura e manutenzione della macchina raddoppiano quelli di carburante e pedaggio».

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