Trentaquattro anni fa l'eccidio
dei due poliziotti della stradale

L'anniversario dell'eccidio dei due poliziotti della stradale Luigi D'Andrea e Renato Barborini, caduti il 6 febbraio 1977 sotto i colpi della bvanda Vallanzasca, è stato commemorato domenica mattina 6 febbraio a Dalmine.

L'anniversario dell'eccidio dei due poliziotti della stradale Luigi D'Andrea e Renato Barborini, caduti il 6 febbraio 1977 sotto i colpi della bvanda Vallanzasca, è stato commemorato domenica mattina 6 febbraio a Dalmine. Davanti al monumento che ricorda i due Caduti si è raccolta una piccola folla di autorità, parenti, amici e colleghi.

Oltre alla vedova di Luigi d'Andrea, Gabriella Vitali, con le figlie Lucia e Giovanna, e ad Alberto Barborini, fratello di Renato, c'erano il prefetto di Bergamo Camillo Andreana, il questore Enzo Ricciardi, il comandante della polizia stradale della Lombardia Giovanni Di Salvio, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Giancarlo Trotta e il capitano dei carabinieri di Treviglio Antonio Berardi.

Presenti il sindaco di Dalmine Claudia Terzi, il vicesindaco di Bergamo Gianfranco Ceci e l'assessore provinciale Fausto Carrara. Momenti di intensa commozione hanno accompagnato la cerimonia che si è aperta con la deposizione della corona d'alloro del Capo della polizia.

Poi, in un silenzio rotto solo dal ronzio del traffico in lontananza, don Giulio Marchesini, cappellano della polizia, ha recitato il salmo «Il Signore è il mio pastore» e la preghiera dei defunti.



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