Parrocchie vicine a chi soffre
Una famiglia su 10 in difficoltà

Una mappa dei servizi che la Chiesa di Bergamo ha messo a disposizione delle famiglie che vivono situazioni di sofferenza ma anche la cartina al tornasole delle persone che sono in stato di bisogno nella nostra provincia e delle nuove forme di disagio.

Una mappa dei servizi che la Chiesa di Bergamo ha messo a disposizione delle famiglie che vivono situazioni di sofferenza ma anche la cartina al tornasole delle persone che sono in stato di bisogno nella nostra provincia e delle nuove forme di disagio.

Emerge dal IV Censimento dei servizi socio assistenziali ecclesiali e dal I Censimento delle strutture sanitarie cattoliche presenti in Bergamasca. Un'indagine accurata commissionata dalla Conferenza episcopale italiana e che verrà presentata presto a livello nazionale: anticipiamo i risultati della mappatura sul nostro territorio curata dall'Ufficio studi e statistiche della Caritas diocesana bergamasca (composto da Marco Zucchelli e Livia Brembilla).

Sono 43.941 le famiglie che hanno contattato in questo anno i 363 servizi messi a disposizione dalla diocesi in cerca di un aiuto: famiglie con anziani che chiedono accoglienza in case di riposo, disabili da inserire in centri diurni, famiglie con bimbi e ragazzi in cerca di uno spazio compiti, persone con problemi di dipendenza da alcol, gioco e tossicodipendenza, donne e madri in difficoltà vittime di abusi o di violenza, fino alle situazioni di marginalità grave e solitudine dei dormitori e delle mense per i poveri.

Un numero che mette in rilievo da una parte l'impegno della Chiesa di Bergamo nella vicinanza a chi soffre e dall'altra dà misura del fatto che almeno una famiglia su dieci nella nostra provincia (sono infatti 446.051 quelle rilevate dagli ultimi dati Istat disponibili) abbia avuto al suo interno almeno una situazione di fragilità.

Se si pensa che in città le famiglie in tutto sono circa 57 mila è come se quasi l'intero capoluogo dovesse affrontare una difficoltà all'interno di ogni singola famiglia. Le richieste di aiuto sono soprattutto da parte di anziani (37,7%), famiglie con minori (27%) e per adulti in generale (21,8%).

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