In piazza le donne bergamasche
«Noi sentiamo, vediamo, parliamo»

«Il modello Arcore? No grazie». Anche le donne di Bergamo, domenica 13 febbraio, sono scese in piazza per riaffermare la dignità e libertà femminile, «contro il diffondersi preoccupante del modello culturale del berlusconismo e del velinismo». In centro c'erano 1.500 persone.

«Il modello Arcore? No grazie». Anche le donne di Bergamo, domenica 13 febbraio, sono scese in piazza per riaffermare la dignità e libertà femminile, «contro il diffondersi preoccupante del modello culturale del berlusconismo e del velinismo». Potente il tam tam su internet, le adesioni - singole o di gruppi, associazioni e movimenti (come Arci, Cgil, Legambiente, Donne in nero, Uil, Aied, Anpi) - si sono infoltite di giorno in giorno con un'adesione per le vie del centro di circa 1.500 persone (dato fornito dalla questura di Bergamo, ndr).

Al corteo non sarebbero dovuti esserci simboli politici, ma alla fine la manifestazione ha visto una forte presenza del Pd, con anche una raccolta firme da parte del movimento politico. Numerose le donne, ma anche tanti uomini che hanno gridato slogan contro Berlusconi e a favore delle dimissioni del premier. Le bergamasche, con una sciarpa bianca simbolo «del lutto per la situazione italiana oggi», hanno chiesto un'immagine femminile all'insegna dell'indipendenza e della autonomia, mostrando cartelli con la scritta: «Io vedo, sento e parlo» e rifacendosi alla famosa vignetta delle tre scimmiette muto, sorde e cieche.

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