Seguiti da Orio a Modena:
arrestati corrieri della droga

Li hanno pedinati per mezza Italia, dopo che erano atterrati a Orio al Serio provenienti da Siviglia. Prima alla stazione di Bergamo, poi in treno fino a Modena, infine in taxi fino all'incontro con l'«importatore», al quale dovevano consegnare la droga.

Li hanno pedinati per mezza Italia, dopo che erano atterrati a Orio al Serio provenienti da Siviglia. Prima alla stazione di Bergamo, poi in treno fino a Modena, infine in taxi fino all'incontro con l'«importatore», al quale dovevano consegnare la droga.

In manette sono finiti in tre, fra i 26 e i 40 anni: i due corrieri e l'uomo a cui lo stupefacente era destinato. La droga ha viaggiato dalla Spagna all'Italia, e da Orio fino a Modena, dentro 200 ovuli colmi resina di hashish che due marocchini - uno residente in Spagna e l'altro a Bologna - avevano ingerito, cento a testa.

Giunti a Orio, i due corrieri sono stati notati durante i controlli della Gdf: in collaborazione con la polizia stradale di Bergamo è scattato l'inseguimento. Quando i due hanno raggiunto Modena, e qui hanno contattato un terzo marocchino, residente a Castelfranco Emilia, è scattato il blitz e i tre sono finiti in manette.

Sono stati perquisiti, ma il controllo non ha dato esito: allora i corrieri, nella giornata di sabato, sono stati portati in ospedale, dove una radiografia ha confermato la presenza degli ovuli. La resina di hashish ha un principio attivo più forte dello stupefacente. Ora gli inquirenti stanno cercando di ricostruire tutto il percorso della droga.

L'accusa per i tre marocchini è di traffico di droga a fini di spaccio: sono in carcere a Modena.

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