Sanità privata in crescita
Nel 2010 fatturato di 230 milioni

Per il secondo anno l'Associazione italiana ospedalità privata (Aiop) della Provincia di Bergamo, prendendo spunto dai dati contenuti nel Rapporto sul sistema sanitario della Lombardia, ha presentato i dati relativi al sistema sanitario locale.

Per il secondo anno l'Associazione italiana ospedalità privata (Aiop) della Provincia di Bergamo, prendendo spunto dai dati contenuti nel Rapporto sul sistema sanitario della Lombardia, ha presentato i dati relativi al sistema sanitario locale. Tra gli ospiti dell'incontro in Confindustria, l'Assessore alla Sanità della Regione Lombardia Luciano Bresciani, il presidente di Aiop Lombardia Gabriele Pelissero, il direttore generale dell'Asl Mara Azzi e il presidente di Confindustria Carlo Mazzoleni.

Dai dati presentati emerge innanzitutto una disposizione territoriale delle aziende ospedaliere che non vede particolari concentrazioni nel capoluogo, ma una sostanziale distribuzione su tutto il territorio provinciale.
«Il sistema ospedaliero accreditato della provincia di Bergamo è un sistema integrato di aziende pubbliche e private che ricalca l'assetto mediamente presente in tutta la Lombardia - esordisce Francesco Galli, presidente provinciale di Aiop -. I due terzi dell'attività sono rappresentati infatti da ospedali pubblici e un terzo da ospedali privati, sia in termini di numero di posti letto, che di distribuzione del numero di ricoveri».

Una sanità privata, tra l'altro, che ha dato lavoro nel 2010 a 3.400 persone, di cui circa 830 medici, per un fatturato di 230 milioni di euro.
A partire dal 2007 per arrivare al 2009, i dati relativi all'ospedalità provinciale registrano alcuni importanti novità. La prima di queste è rappresentata da un continuo calo del numero dei ricoveri, una tendenza questa che rispecchia più in generale quella nazionale. La significativa riduzione nel 2010 è in gran parte dovuta al diverso sistema di classificazione di alcune prestazioni chirurgiche di bassa complessità trasformate in regime ambulatoriale. Considerando la composizione di ricoveri, si evince che entrambe le componenti ospedaliere, pubblica e privata, effettuano ricoveri sia medici che chirurgici. In particolare, negli ultimi anni il pubblico ha leggermente aumentato il numero dei ricoveri chirurgici (+1.1%), mentre il privato ha visto crescere la componente di ricoveri medici (+1.3%).

Per quanto riguarda la mobilità dei pazienti, i dati evidenziano una sostanziale parità: infatti, a fronte di una «fuga» dalla rete ospedaliera provinciale di poco più di 19.000 pazienti, sono stati ricoverati oltre 18.600 non residenti. Forse uno degli strumenti più utilizzati per misurare il gradimento di una rete ospedaliera è rappresentato proprio dalla capacità di attrazione extra-regionale, cioè la capacità di ricoverare pazienti da altre regioni o nazioni. Nel 2009, gli ospedali bergamaschi hanno registrato un'incidenza di questi ricoveri del 3,2% sul totale generale. Per quanto attiene le due componenti ospedaliere, quella pubblica e quella privata, il contributo percentuale è stabile rispetto all'anno precedente: 54% pubblico - 46% privato. È significativo come in questo caso il privato, che effettua il 32% di tutti i ricoveri in degenza ordinaria, raggiunga però il 46% della capacità attrattiva totale.

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