Lettera aperta sulla Montelungo
L'opposizione: giunta immobilista

I consiglieri comunali di Pd, Lista Bruni, Idv, Verdi e Udc hanno inviato ai cittadini e alle istituzioni una lettera aperta per esprimere la loro preoccupazione sul destino della caserma Montelungo, «oggi ridotta ad un rudere».

I consiglieri comunali di Pd, Lista Bruni, Idv, Verdi e Udc hanno inviato ai cittadini e alle istituzioni una lettera aperta per esprimere la loro preoccupazione sul destino della caserma Montelungo, «oggi ridotta ad un rudere»: «Ci spinge alla stesura di questa lettera la spiacevole sensazione che l'attuale amministrazione non si stia impegnando con vigore e decisione sufficiente a restituire ai cittadini un importantissimo edificio situato nel cuore culturale della città – scrivono i consiglieri -. Bergamo non può permettersi di perdere un'occasione così importante, proprio ora che, dopo anni faticosi, si è giunti ad un accordo con il Demanio”.

Una lettera aperta alla città, che nasce dalla forte preoccupazione per la Caserma Montelungo, in via San Giovanni a Bergamo: «I segni del tempo stanno inesorabilmente trasformando questo complesso insieme di edifici, realizzati all'inizio del XX secolo, in un pericolante rudere - scrivono i consiglieri dell'opposizione -. Il Piano di Governo del Territorio prevede che il comparto venga recuperato con molteplici funzioni ed in particolare: la sezione prospiciente Via San Giovanni, la Caserma Montelungo propriamente detta, dovrebbe inserirsi nel “Polo della cultura e del tempo libero”, in stretta relazione con un percorso culturale e ambientale che dall'Accademia Carrara dovrebbe arrivare a Parco Marenzi e il centro città, passando per il Parco Suardi e la suddetta caserma la sezione verso la Torre del Galgario, detta Caserma Colleoni, andrebbe incontro ad un processo di valorizzazione residenziale e terziaria. L'Amministrazione Bruni, in scadenza di mandato, ha predisposto un protocollo di intesa con l'Agenzia del Demanio, firmato poi da ambo i soggetti nei primi mesi dell'Amministrazione Tentorio. Tale protocollo, includente anche altre proprietà demaniali cittadine, prevede per la Montelungo proprio l'acquisizione da parte del Comune, ad un prezzo in attesa di fissazione».

La novità della legge sul cosiddetto federalismo demaniale ha aperto ora uno spiraglio sulla possibilità che il Comune riesca ad ottenere gratuitamente il bene: «Negli ultimi mesi sembrano però cambiati alcuni intendimenti dell'Amministrazione comunale guidata dal centrodestra - continua la lettera - e l'assessore all'Urbanistica Andrea Pezzotta, rispondendo ad un'interpellanza presentata dalle opposizioni, dichiara di attendere chiarimenti dal Demanio, senza suggerire alcuna operatività per la Montelungo».

«La nostra lettera nasce dall'esigenza di ribadire alcuni punti imprescindibili - continua il messaggio dei consiglieri comunali -: l'operazione che conduce all'acquisizione da parte del Comune della Caserma Montelungo deve essere perseguita con la massima determinazione e l'amministrazione comunale ha il dovere di elaborare al più presto uno studio di funzioni per la Caserma stessa, indicando da subito una precisa lista di obiettivi da perseguire non appena si rendano disponibili la proprietà e le risorse, perseguendo la fondamentale esigenza di un recupero a fine pubblico e culturale».

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