Nuovo ospedale, il dg Nicora:
«La priorità va alla sicurezza»

«Sento come mia principale responsabilità, verso i cittadini e verso il sistema sanitario regionale, di mettere in atto tutto quanto è necessario per arrivare al completamento e all'apertura di questa grande opera che è il nuovo ospedale».

«Sento come mia principale responsabilità, verso i cittadini e verso il sistema sanitario regionale, di mettere in atto tutto quanto è necessario per arrivare al completamento e all'apertura di questa grande opera che è il nuovo ospedale "Papa Giovanni XXIII" – commenta il direttore generale dell'Azienda ospedaliera Ospedali Riuniti Carlo Nicora – . Tutto questo tenendo come primari obiettivi due punti irrinunciabili: la sicurezza dei pazienti e quella degli operatori che lavoreranno all'interno del nuovo ospedale. Finché non avrò l'assoluta certezza di aver raggiunto questi due fondamentali obiettivi non mi farò certo spaventare dallo slittamento di una data per l'apertura del nuovo ospedale».

«Uno slittamento che, comunque, non è di anni - continua Nicora - ed è assolutamente funzionale alla portata dell'opera e al suo valore, per la cittadinanza e per il sistema sanitario regionale. Fare le cose di fretta in questo caso non ha davvero alcun senso, e può essere controproducente, vista l'importanza dell'opera».

In primo luogo, quindi, evidenzia il dg dei Riuniti Nicora, va accertato che, una volta completati i lavori e ottenuta la certificazione di collaudo, siano in atto tutti i dispositivi possibili per garantire la sicurezza dei pazienti e degli operatori del nuovo ospedale.

Non si sbilancia a comunicare date precise per il trasloco, Nicora. Ma di certo, carte alla mano, avverrà nel 2012, prima non è possibile. Un trasloco che verrà monitorato passo passo, sin dalla sua fase di progettazione, grazie all'attivazione di un sistema, che Nicora definisce «pilotage» e che è già stato testato, e con estremo successo, all'ospedale Niguarda di Milano. Dove Nicora, da direttore sanitario, ha seguito la fase di spostamento del blocco Sud del «nuovo» Niguarda, ospedale nell'ospedale.

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