Far rivivere le stazioni «degradate»
Nel progetto 16 sono bergamasche

Recuperare e far rivivere 417 stazioni ferroviarie di Lombardia - tra cui 16 anche nella Bergamasca - favorendo la loro cessione in comodato gratuito per 5 anni ad associazioni culturali, opere sociali, società non profit, o in comodato oneroso a società commerciali.

Recuperare e far rivivere 417 stazioni ferroviarie di Lombardia - tra cui 16 anche nella Bergamasca - favorendo la loro cessione in comodato gratuito per 5 anni ad associazioni culturali, opere sociali, società non profit, o in comodato oneroso a società commerciali. È la sostanza dell'accordo denominato «Stazioni in Comune» sottoscritto martedì a Palazzo Pirelli da Regione, Rfi, Ferrovie Nord e Anci (Associazione dei Comuni).

«Far rifiorire le stazioni, farle rivivere, significa restituire un bene e un'opportunità alle comunità locali. E anche presidiarle e renderle più sicure, tenendo lontano teppistelli e malintenzionati», ha sottolineato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. «E' un'operazione grandiosa e innovativa - ha detto ancora Formigoni - Nel giro di pochi anni e senza gravare sulle finanze pubbliche rimetteremo a nuovo questi spazi, rendendoli più decorosi e accoglienti. I progetti pilota realizzati hanno già dato ottimi risultati, con il protagonismo di Comuni e associazioni che si sono inventati soluzioni anche molto originali e creative».

Sono ben 122 stazioni (85 di Rfi e 37 di Ferrovienord) le stazioni già coinvolte nel programma pilota di riqualificazione. Ora l'operazione si estende alle altre 269 (185 di Rfi e 84 di Ferrovienord), completando così il piano su tutto il territorio lombardo. In tutti questi spazi si potranno svolgere attività sociali, istituzionali e di pubblico interesse oltre che a favore dei viaggiatori. «E' una risposta concreta - ha spiegato l'assessore Cattaneo - a un problema che anche noi sentiamo che è quello della qualità delle stazioni. Una risposta a costo zero per i Comuni e per la Regione, che potrà portare, come è già avvenuto in molti casi, a risultati molto soddisfacenti proseguendo il percorso di riqualificazione che in Lombardia, prima Regione in Italia, coinvolge le stazioni. Mi auguro davvero che i Comuni ci mettano tutta la loro fantasia, creatività e capacità innovativa perché abbiamo bisogno di una stazione che sia sentita come propria da parte della comunità e di cui la comunità si faccia carico. Sarà favorito il fatto che laddove ci sono progetti particolarmente interessanti proposti dai Comuni siano le stesse società proprietarie delle stazioni, ovvero Ferrovienord ed Rfi, a investire finanziariamente per la riqualificazione di questi spazi. E' già avvenuto in alcuni dei 122 Comuni che hanno sperimentato il comodato, potrà avvenire anche per quelli oggetto del bando che oggi presentiamo».

Alla firma dell'accordo erano presenti anche l'amministratore delegato di RFI, Michele Mario Elia, il Presidente di FNM, Norberto Achille, il presidente di Ferrovienord, Carlo Malugani e il vice-presidente di ANCI Lombardia, Giulio Gallera.

Nelle stazioni e fermate dovrà essere assicurata l'ordinaria manutenzione, la pulizia e la piccola manutenzione delle aree ferroviarie di stazione aperte al pubblico, l'apertura e la chiusura delle sale d'attesa, degli ingressi di stazione, dei varchi dei sottopassaggi e dei locali in cui sono situati i servizi igienici, la sorveglianza sul funzionamento di ascensori e montascale in servizio pubblico, la gestione e sorveglianza di impianti di videocontrollo a presidio della sicurezza dei viaggiatori.

A partire dal 3 marzo, giorno in cui verrà pubblicato il bando, i Comuni avranno 60 giorni di tempo per presentare le domande alla Regione Lombardia e al gestore dell'infrastruttura.

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