«Dalla tolleranza alla convivenza»
L'integrazione nasca in casa e a scuola

«Siete molto, molto fortunati, credetemi, perché i bergamaschi sono gente volenterosa e generosa». E spiegarlo a una platea di immigrati marocchini è stato l'Imam di Torino, Abdellah Mechnoune, nel convegno «Dalla tolleranza alla convivenza».

Alla Casa del Giovane si è tenuto il convegno «Dalla tolleranza alla convivenza», nel quale è stata presentata la neonata associazione «Futura Onlus» ed è stato fatto il punto sulla presenza di extracomunitari nella Bergamasca e in particolare dei marocchini. Presente anche Attahar Nehza, ambasciatore del Regno di Marocco.

«Siete molto, molto fortunati, credetemi, perché i bergamaschi sono gente volenterosa e generosa”. E spiegarlo a una platea di immigrati marocchini è stato l'Imam di Torino, Abdellah Mechnoune: «Il vero razzista - ha sottolineato - è chi ti impedisce di fare del bene, ma chi ti consiglia come avvicinarti correttamente al lavoro, chi ti inserisce in una scuola, questo è un amico che ti sta aiutando».

Concetti condivisi dal direttore della Caritas diocesana, don Claudio Visconti: «È dai nostri condomini e dalle nostre scuole che parte l'integrazione, alla politica spetta il compito di creare le condizioni per agevolare la convivenza».

Il vicepresidente della provincia, Giuliano Capetti, ha fornito i dati sulla presenza di extracomunitari nella nostra provincia: «Alla fine del 2009 erano 134.000 gli immigrati, 112.000 regolari e residenti, 7000 regolari e non residenti, 14.000 gli irregolari. Siamo al terzo posto in Lombardia dopo Milano con 418.000 presenze e Brescia con 184.000».

È marocchina la comunità storicamente più numerosa con 24.010 unità e un incremento dell'11% tra il 2008 e il 2009. Per quanto riguarda invece il mercato del lavoro, nel corso del 2010, sono stati inseriti 6.076 marocchini, 24% donne e 76% uomini, 4.710 i contratti a tempo pieno e 2.758 a tempo indeterminato.

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