Un volontario: lì da tre mesi? No
Il sindaco: zona setacciata 3 volte

Luca Aresu, un giovane di Madone che ha partecipato tra novembre e dicembre alle ricerche di Yara Gambirasio con alcuni amici alpini e che spesso ha attraversato la zona dove è stato trovato il cadavere della ragazza facendo jogging, esclude che il corpo sia rimasto lì per tre mesi.

Luca Aresu, un giovane di Madone che ha partecipato tra novembre e dicembre alle ricerche di Yara Gambirasio con alcuni amici alpini e che spesso ha attraversato la zona dove sabato 26 febbraio è stato trovato il cadavere della ragazza facendo jogging, esclude che il corpo sia rimasto lì per tre mesi.

«È una zona dove sono andato spesso a correre e che ho attraversato anche con il mio setter almeno un paio di volte. L'avremmo trovata diecimila volte. Tanta altra gente è passata di lì con i cani». Aresu definisce «remota» anche l'ipotesi che il corpo di Yara sia stato trasportato dal torrente Dordo che scorre nella zona di campagna dove è stato trovato il cadavere.

«Anche il fiume è stato battuto» aggiunge il trentenne che negli ultimi mesi ha portato ceri bianchi in fondo alla strada dove abita Yara per manifestare la propria vicinanza al dramma della famiglia. «Una volta ho anche parlato con il padre - continua - e gli ho detto che la vicenda mi ha tocccato profondamente. Pensavo fosse ancora viva».

Sulla stessa lunghezza d'onda il sindaco di Chignolo Pierluigi Marra: «Escludo che il corpo fosse qui da tempo - ha detto -. Questa zona è stata setacciata almeno tre volte e finora non era stato trovato il cadavere». Il primo cittadino sembra propendere per l'ipotesi che il cadavere di Yara, ritrovato in un campo, sia stato portato lì di recente. «Mi risulta che il cadavere non sia stato occultato, non poteva sfuggire ai passaggi» ha continuato Marra che ha aggiunto che nella zona non ci sono telecamere di sorveglianza, ma solo quelle di industria della zona.

Nella mattinata di sabato 26 febbraio nella zona dove è stato trovato il corpo di Yara un pensionato aveva portato il suo cane a fare una passeggiata: «Vengo sempre in via Bedeschi - ha raccontato -. Il mio cane scende dall'auto con me poi lui corre nei campi circostanti a via Bedeschi e io mi fermo a parlare con i camionisti. Non abbiamo notato niente di strano e di particolare interesse». Nella zona di  via Bedeschi sono attivi diversi stabilimenti meccanici e chimici e depositi di varie aziende, oltre alla discoteca «Sabbie mobili».

Proprio in questa area, a metà gennaio, e proprio a cento metri di distanza dalla zona del ritrovamento di Yara, un uomo di Trezzo d'Adda che passeggiava con il suo cane aveva rinvenuto, vicino a una cabina Enel, il cadavere di Eddy Manuel Barone Castillo, il giovane dominicano che abitava ad Almenno San Bartolomeo, rimasto vittima di un omicidio al culmine di una rissa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA