Malles, nessuno potrà demolire
i nostri ricordi di penne nere

Dopo aver letto il Vostro articolo sul giornale a proposito delle demolizioni delle caserme in Val Venosta, ho provato una grande amarezza, come quando hanno mandato in pensione i muli, quando è stata sciolta la Brigata Orobica, e quando è stata soppressa la leva.

Chi Vi scrive è il caporalmaggiore Giuseppe Belloli di Pognano, che ha prestato servizio militare a Silandro nel 1978, nella 31ª Batteria, con incarico di conducente dei muli (i "jep a pelo").

Potranno demolirne i muri, costruire case, appartamenti e centri commerciali. Ma ogni alpino che tornerà o passerà da quelle parti vedrà ancora la "sua" Caserma, e ricorderà tutte le esperienze vissute al suo interno: l'alzabandiera, il Silenzio, lo scalpitio dei muli durante le abbeverate, le uscite per le marce, e tante, tante altre belle cose, che nessuno potrà mai demolire.

Saluti
Giuseppe

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