Brembate non è pericolosa:
«Si trovi chi ha ucciso Yara»

«La comunità di Brembate Sopra e la famiglia chiedono risposte - ha esordito il primo cittadino -. Vogliamo giustizia, ma non vogliamo vendetta: quell'animale che ha ucciso Yara deve essere trovato e punito nell'ambito della giustizia. Aspettiamo risposte che speriamo arrivino il prima possibile».

Una conferenza stampa indetta all'ultimo momento da parte del sindaco di Brembate Sopra Diego Locatelli che è servita a fare nuovamente chiarezza su come il paese sta vivendo la tragedia di Yara Gambirasio. «La comunità di Brembate e la famiglia chiedono risposte - ha esordito il primo cittadino nella mattinata di giovedì 3 marzo -. Vogliamo giustizia, ma non vogliamo vendetta: quell'animale che ha ucciso Yara deve essere trovato e punito nell'ambito della giustizia».

Parole molto chiare quelle usate dal sindaco Locatelli che evita ulteriori polemiche e ribadisce ai tenti media che lo incalzano: «Non crediamo ci sia qualcuno che conosca informazioni utili alle indagini e non le riveli. Non abbiamo fatto un appello a parlare, perchè molte persone di Brembate Sopra spontaneamente di sono fatte avanti e sono sempre state indirizzate a chi di dovere. Noi diamo alle parole il giusto peso e non crediamo che Brembate sia più pericolosa di altre località: la nostra comunità non è nè migliore nè peggiore di altre».

E Locatelli continua a parlare della sua comunità: «Siamo in lutto, un lutto serio e contenuto - ha detto - e stiamo valutando con la famiglia e la parrocchia come meglio dare l'ultimo saluto a Yara. Per i funerali non c'è una data: saranno a Brembate Sopra e molto probabilmente all'aperto e su suolo pubblico. Potrebbero essere nella piazza del Comune, nel parco della casa di riposo e alla Cittadella dello sport. Decideremo con la famiglia».

Locatelli è tornato anche sulla questione ricerche e sulla polemica scoppiata nei giorni scorsi: «Ribadisco che nessuno ha mai dubitato delle ricerche e del lavoro dei volontari, fatto con il coordinamento di tutte le forze dell'ordine - spiega -. Nel frattempo noi rispettiamo il lavoro degli inquirenti e aspettiamo risposte che speriamo arrivino il prima possibile».

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