Yara, si cercano nuove prove
Indagini sulle suole delle scarpe

Converse «All star» di colore nero, basse, con il pelo all'interno. Sono le scarpe che Yara indossava quando è scomparsa, le stesse che calzava quando è stata trovata cadavere una settimana fa nel campo di via Bedeschi a Chignolo d'Isola. Ora queste calzature sono sotto la lente degli inquirenti e sotto il microscopio degli esperti del Ris di Parma.

Converse «All star» di colore nero, basse, con il pelo all'interno. Sono le scarpe che Yara indossava quando è scomparsa, le stesse che calzava quando è stata trovata cadavere una settimana fa nel campo di via Bedeschi a Chignolo d'Isola. Ora queste calzature sono sotto la lente degli inquirenti e sotto il microscopio degli esperti del Ris di Parma. In particolare si esaminano le suole e il materiale trovato sotto di esse. Obiettivo: cercare di capire se Yara ha camminato in quel campo dove è stata trovata morta. Un dettaglio non da poco, per stabilire se l'omicidio sia avvenuto nello stesso luogo del ritrovamento oppure no.

NIENTE SANGUE SUI VESTITI
Di fondamentale importanza – conferma chi indaga – le analisi sui vestiti della ragazzina: il giubbotto bomber nero, la felpa di Hello Kitty, i pantacollant neri, la t-shirt «Freddy» azzurra della ginnastica ritmica, la biancheria intima, tutti capi trovati indossati dal cadavere. Su un particolare si starebbe concentrando l'attenzione degli esperti: secondo le prime informazioni, i vestiti di Yara non solo non sarebbero stati trovati tagliati, ma su di essi non sarebbero state rinvenute tracce evidenti di sangue.

REPERTI IN CAMPO
Durante i quasi due giorni di sopralluogo nel campo di Chignolo d'Isola gli inquirenti hanno acquisito vari altri reperti da analizzare: brandelli di stoffa, pezzi di plastica e di polistirolo. Probabilmente materiale che nulla ha a che fare con il delitto. Ma le analisi saranno compiute ugualmente, per non lasciare nulla di intentato. Entro la prossima settimana, infine, il medico legale Cristina Cattaneo dovrebbe fornire al pm Letizia Ruggeri una relazione preliminare sull'autopsia. Allora si saprà davvero qualcosa di più attendibile, sulla tragica fine di Yara.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 5 marzo

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