Nel 2003 mercato immobiliare «brillante»

A Bergamo il 2003 è stato un anno brillante per l’andamento del mercato immobiliare. L’incremento medio dei prezzi è stato del 7-8 per cento, con punte del 10 per cento nelle zone di massimo pregio.

La conferma arriva dall’Osservatorio della Fiaip, la Federazione italiana agenti immobiliari professionali. Oltre a Città Alta - spiega il vicepresidente provinciale Fiaip di Bergamo, Giuliano Olivati - che ha un mercato a se stante con valori al top, si sono distinte le zone cosiddette «blue chips» di Bergamo: Vittorio Emanuele, Poste, S. Alessandro, Piazza Pontida, Borgo San Leonardo, Pignolo, S. Tomaso, Piscine, Conca d’Oro e quartiere Finardi. La domanda in questi casi supera l’offerta, soprattutto perché la richiesta si concentra su nuovo e ristrutturato.

In città dopo il crack Parmalat è esplosa la richiesta di bilocali da investimento, facili da affittare, con un budget di spesa di 120 mila euro: garantiscono un reddito fra il 6 e il 7 per cento. Un altro taglio molto gettonato è il trilocale in zona centrale o residenziale, per l’acquisto destinato ad uso diretto.

Fra i fenomeni più rilevanti, la fuga dall’affitto dei nuclei familiari che preferiscono acquistare approfittando dei bassi tassi di interesse sui mutui. Ma quello forse più interessante riguarda gli immigrati extracomunitari: trovando difficoltà nell’accesso al mercato dell’affitto, si orientano sull’acquisto di appartamenti a basso budget, quadrilocali e plurilocali anche da ristrutturare in zone periferiche (raramente sopra i 120 mila euro). Rimettono in circolo immobili altrimenti difficilmente collocabili.

Gli agenti Fiaip guardano con ottimismo al 2004: si stima una crescita dei valori fra il 5 e il 10 per cento a fronte di un numero di compravendite stabile, ma con meno immobili in vendita. Ovviamente questo è condizionato al fatto che i tassi di interesse sui mutui restino bassi.

(18/4/2004)

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