Chiesa gremita di giovani per il funerale di Laura Barcella

«Grazie della vostra partecipazione, grazie di essere venuti. Ve lo dice Laura». Così, con le lacrime agli occhi, la mamma di Laura Barcella, Mariagrazia Bombardieri, ha salutato i tantissimi giovani che hanno partecipato al funerale della figlia, scomparsa a soli 23 anni in mare il 9 ottobre scorso, al largo dell’isola di Capraia. Il suo corpo è stato ritrovato quasi due settimane dopo, il 22 ottobre, al largo dell’isola di Gorgona.La vicenda di Laura e dei due amici con i quali la giovane è scomparsa in mare aveva coinvolto non solo la famiglia, ma tutta la comunità di Seriate e non solo. Giornali e televisioni si erano mobilitati, soccorritori e volontari hanno cercato senza sosta in mare segni del passaggio del gommone sul quale Laura e gli amici si erano allontanati, sperando nel «miracolo». la città di Seriate si era mobilitata ufficialmente, con il sindaco, Silvana Santisi saita in prima linea nello sforzo di sostenere la famiglia Barcella. Non c’è stato però nulla da fare per Laura.

Il funerale si è svolto questa mattina nella chiesa di Ognissanti, nel cimitero di Bergamo, in una chiesa gremita di folla. È stato un ultimo saluto segnato dalla fede e dalla speranza, ricco di commozione e di gesti significativi durante la Messa celebrata da don Cesare Micheletti, vicario parrocchiale di Seriate. Vicino alla bara di Laura, dove erano la mamma Mariagrazia, il papà Franco e il nonno Alessandro, sono stati deposti prima un mazzo di fiori («simbolo di vita, riconoscenza, amore e gioia», ha spiegato don Cesare), poi un paio di sandali («simbolo di essenzialità, pochezza, abbandono in Dio») e infine pane e vino (Gesù risorto, compagno di viaggio, che precede sulla via della vita). I giovani hanno animato la Messa con le chitarre e alla fine anche il sindaco di Seriate, Silvana Santisi Saita, ha rivolto un saluto, ricordando in particolare l’attesa e l’impegno profuso da tutti per ritrovare Laura viva.

(18/12/2004)

© RIPRODUZIONE RISERVATA