Oltre un milione di euro di danni
Chiesto lo stato di calamitàper la cittadina di Romano

Oltre un milione di euro di danni. Il Comune di Romano ha inoltrato alla Regione Lombardia la richiesta dello stato di calamità naturale, dopo la violentissima grandinata del giorno di Ferragosto che ha causato ai tetti di edifici pubblici e soprattutto privati danni rilevanti. Lo ha annunciato il sindaco Emilio Tognoli, dopo avere avanzato al Pirellone la specifica domanda con allegata la relazione dei tecnici comunali sull’entità dei danni, che secondo una valutazione iniziale potrebbe superare il milione di euro. Questa la prima stima, probabilmente nei prossimi giorni destinata a essere largamente superata anche in base alle nuove segnalazioni di privati, molti dei quali ancora in vacanza e non ancora attivati per verificare i danni subiti dalle proprie case. La grandine caduta nel primo pomeriggio di venerdì, per la particolare violenza e intensità, aveva in poco meno di mezz’ora provocato danni ai tetti e alle vetrate degli edifici di culto, pubblici e privati, situati soprattutto nel centro storico cittadino. Chicchi di dimensioni pari anche a quelle di una pallina da tennis, avevano forato, crepato e divelto tegole, bucando anche finestre e lucernari, in vetro e in plaxiglass. «Entro una settimana dovremmo ottenere dalla Regione la risposta sull’eventuale concessione dello stato di calamità naturale – ha spiegato il sindaco –. Una decisione affermativa aprirebbe quindi anche ai privati la possibilità di accesso ai contributi, ottenibili ritirando presso gli uffici comunali degli appositi moduli e presentare conseguentemente le documentazioni che dimostrino i reali danni subiti». A dare un’idea della dimensione della grandinata è la quantità di rami, foglie e ortaggi andati distrutti e confluiti tra sabato e ieri nelle due ecostazioni cittadine: 37 tonnellate quelle consegnate dai privati e 26 quelle spazzate e raccolte lungo le strade dagli operatori della Sabb (Servizi Ambientali Bassa Bergamasca).  (18/08/2008)

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