Il Pd: un piano sos anziani
per la provincia di Bergamo

Carovita, pensioni basse, lato assistenziale sempre più difficile da garantire, rette delle RSA sempre più care. E' questo lo scenario nel quale i sindacati hanno lanciato l'allarme a supporto dei pensionati bergamaschi.

Carovita, pensioni basse, lato assistenziale sempre più difficile da garantire, rette delle RSA sempre più care. E' questo lo scenario nel quale i sindacati hanno lanciato l'allarme a supporto dei pensionati bergamaschi.

«Per questo a partire da settimana prossima abbiamo deciso di incontrare le organizzazioni dei pensionati per provare a delineare una road map – spiegano i consiglieri del Pd Maurizio Martina e Mario Barboni – ossia un vero e proprio piano operativo in soccorso a questa fascia oggi particolarmente debole della popolazione”.

La Regione non può scaricare la non autosufficienza sulle famiglie così come l'incremento del costo delle rette delle RSA non può, secondo il Pd, scaricarsi sugli utenti già sofferenti per la perdita di potere d'acquisto di salari e pensioni. In provincia di Bergamo di sono 59 RSA (per un tot di 5160 posti) e la retta media annuale a carico delle famiglie è di 20.100 euro, molto più del 50% di quota alberghiera prevista per legge. Nonostante questo ci sono 6492 persone in lista d'attesa.

“Serve un piano per rispondere adeguatamente all'SOS lanciato dai sindacati, il welfare famigliare questa volta non reggerà”. Gli amministratori locali bergamaschi e le associazioni del settore hanno dimostrato grave preoccupazione. A oggi il bilancio regionale prevede un taglio che porterebbe la provincia di Bergamo dai 9 milioni dell'anno scorso ai 4,2 milioni di euro di quest'anno che sarebbero serviti a garantire la tenuta dei servizi sul territorio.

“La Regione ha il dovere di rispondere rapidamente a questo tema rifinanziando il Fondo Sociale regionale almeno a livello di quello dell'anno scorso, cioè 85 milioni di euro per tutta la regione – dicono i consiglieri - è in questi giorni in discussione in Commissione una proposta di legge nella quale chiediamo, tra l'altro, il rifinanziamento del Fondo per la non Autosufficienza”.

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