Media-conciliazione da bocciare
Avvocati in sciopero dal 16 al 22

Media-conciliazione da bocciare, nonostante le buone intenzioni di fondo e l'ormai prossima entrata in vigore il 21 marzo: gli avvocati hanno proclamato lo stato di agitazione e un'astensione dalle udienze penali, civili, tributarie e amministrative dal 16 al 22 marzo compresi.

Media-conciliazione da bocciare, nonostante le buone intenzioni di fondo e l'ormai prossima entrata in vigore il 21 marzo: gli avvocati hanno proclamato lo stato di agitazione e un'astensione dalle udienze penali, civili, tributarie e amministrative dal 16 al 22 marzo compresi (fatte salve le udienze tutelate dal codice di autoregolamentazione, ndr).

«Va stigmatizzato il comportamento del legislatore - ha dichiarato Ermanno Baldassarre, presidente dell'Ordine degli avvocati di Bergamo -. Fin da subito sulla mediazione è stato fatto presente che c'erano delle storture di base molto gravi. Fatta così non è per nulla utile al cittadino, anzi secondo noi lo danneggia».

«Così come è stata concepita la mediazione, obbligatoria e non soggetta a competenza territoriale, da un lato è in conflitto con il diritto di ogni cittadino a poter decidere liberamente di quale strumento avvalersi per tutelare i propri diritti, e dall'altro snatura la caratteristica peculiare della mediazione, la volontarietà - viene sottolineato in una delibera dell'Ordine degli avvocati di Bergamo, inviata al Ministero con la richiesta di una proroga di 12 mesi per l'entrata in vigore -. L'istituto della media-conciliazione è destinato al fallimento e comporterà per il cittadino solo un ulteriore aumento di tempi e costi».

Una media-conciliazione così strutturata è tutto fuorché utile al cittadino - sottolinea Baldassarre -. Per accedervi inoltre è obbligatorio pagare una certa cifra in base al valore della causa. Si va da 65 a oltre 9.200 euro». Cifra che bisogna versare anche solo per poter entrare in possesso del verbale di mancata conciliazione, necessario per procedere al successivo giudizio.

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