Nuova accademia della Gdf:
speranze ridotte al lumicino

Per la nuova accademia della Guardia di finanza a Bergamo le speranze, vista l'aria in materia di finanza pubblica, sono ridotte al lumicino, ufficialmente però «l'iniziativa è sospesa». Così il sottosegretario Roberto Castelli.

Le speranze, vista l'aria che tira in materia di finanza pubblica, sono ormai ridotte al lumicino, ufficialmente però «l'iniziativa è sospesa». Così si è espresso infatti il sottosegretario alle Infrastrutture Roberto Castelli a proposito della nuova accademia della Guardia di finanza a Bergamo durante la riunione del collegio di vigilanza che si è svolta a Milano.

C'erano tutti i rappresentanti delle istituzioni coinvolte nell'accordo di programma. Una riunione sollecitata dagli enti locali, e in particolare dal Comune, nella quale non sono emerse grosse novità.

Dal ministero, si diceva, è arrivata la sospensione, mentre la Guardia di Finanza da parte sua ha ribadito la volontà, fermo restando la situazione attuale, di non procedere alla realizzazione dell'accademia, vista la mancanza di fondi (che erano stati dirottati sull'emergenza per il terremoto in Abruzzo) e i contenziosi ancora aperti sulle aree individuate per lo stesso progetto.

«Da parte nostra – ha commentato l'assessore regionale all'Ambiente Marcello Raimondi – l'auspicio è che ci sia ancora un margine perché l'iniziativa possa andare a buon fine. Oggi (ieri per chi legge, ndr) i partecipanti al tavolo sono stati chiamati a formalizzare la loro posizione. Vedremo cosa ne uscirà». E sull'argomento non mancano le polemiche.

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