Prima a Milano, poi a Boltiere
Dopo 5 giorni ritrovato Jonathan

È stato trovato nella periferia di Boltiere in compagnia dell'amica conosciuta in Facebook. Dopo 5 giorni si chiude con un sospiro di sollievo la vicenda della scomparsa di Jonathan Lana, il 14enne che manca da casa dal 10 marzo.

È stato trovato nella periferia di Boltiere in compagnia dell'amica conosciuta in Facebook, Maria, una ragazzina di Montecatini (Pistoia). Dopo 5 giorni si chiude con un sospiro di sollievo la vicenda della scomparsa di Jonathan Lana, il 14enne che manca da casa dgiovedì 10 marzo. I due minorenni - che stanno bene e sono stati riconsegnati ai genitori - in questi giorni sono stati a Milano.

I due ragazzini sono stati individuati intorno alle 20 di lunedì 14 marzo nella zona industriale di Boltiere da un passante che li ha subito segnalati alle forze dell'ordine. Alla vista dei carabinieri i due hanno però tentato di nascondersi dietro un cespuglio, ma sono stati comunque scoperti e portati in caserma a Treviglio per poi essere consegnati ai rispettivi familiari.

Jonathan mancava da casa da giovedì mattina: il giovane era uscito dalla sua abitazione di Boltiere per raggiungere l'Itis di Dalmine, dove frequenta il primo anno, ma a scuola non era mai entrato. I suoi amici sapevano che voleva andare a Milano per incontrare una ragazzina conosciuta su Facebook - una quattordicenne di Montecatini di nome Maria che mancava da casa, come il bergamasco, da giovedì mattina -, e così pare sia successo. I due giovani avrebbero trascorso tutto il fine settimana insieme, dormendo all'aperto sulle panchine della zona di Parco Sempione.

Dalle 17 di giovedì, Jonathan non avevo più risposto al padre che lo chiamava sul cellulare e, attonro alle 17, lo aveva spento. Il telefono era però stato agganciato a una cella di Milano, nei pressi del Duomo. Il ragazzino non aveve molti soldi con sè ed era anche senza documenti.

«Una fuga d'amore» commenta ben contento del lieto fine il sindaco del paese, Osvaldo Palazzini.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 15 marzo

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