Attenzione alla ricerca e al merito
Così cambia l'università lombarda

Rafforzamento della ricerca e rafforzamento del diritto allo studio, con una forte attenzione al merito. Sono le due linee portanti su cui Regione Lombardia e tutto il sistema universitario lombardo concentreranno i loro sforzi nei prossimi mesi.

Rafforzamento della ricerca e rafforzamento del diritto allo studio, con una forte attenzione al merito. Sono le due linee portanti su cui Regione Lombardia e tutto il sistema universitario lombardo concentreranno i loro sforzi nei prossimi mesi.

Il programma è stato varato mercoledì in una riunione a Palazzo Pirelli con i rettori delle 12 Università, convocata dal presidente Roberto Formigoni, e che ha visto la partecipazione dell'assessore all'Istruzione Formazione e Lavoro Gianni Rossoni, del sottosegretario alla Ricerca e Innovazione Alberto Cavalli e di diversi altri assessori direttamente interessati al complesso di iniziative (Bresciani, Sanità; Cattaneo, Infrastrutture; Maccari, Semplificazione; Colucci, Sistemi verdi; Zambetti, Casa). Presenti anche i delegati Baitieri e Monica Guarischi.

«Ho reso sistematici questi incontri del Governo regionale con i rettori dei nostri atenei - ha spiegato Formigoni - perché università, didattica e ricerca sono da noi considerate una risorsa strategica per la crescita competitiva della nostra regione. Rafforziamo perciò ricerca e innovazione, con l'obiettivo di sempre meglio supportare lavoro e impresa. E rafforziamo il diritto allo studio (siamo gli unici in Italia ad aver sempre erogato al 100 per cento le borse di studio), dando sempre più risalto e riconoscimento al merito per mettere gli ingegni e i talenti sempre più in grado di emergere, crescere e aiutare l'Italia a crescere». Per la ricerca ci sono tra l'altro 150 milioni «freschi» stabiliti dall'Accordo con il Miur (90 dalla Regione, 60 dal Ministero) destinati proprio «a stimolare la creatività e l'innovazione d'impresa».

RICERCA - Conclusi con successo i programmi definiti dall'Accordo con le Università lombarde del 2009 (25 progetti di ricerca per 9 milioni di euro); l'attuazione della Dote ricercatori e della Dote ricerca applicata (58 milioni per 800 doti, 418 progetti e 266 imprese coinvolte); i Bandi cooperazione scientifica (9 milioni, 26 progetti); il Bando Accordi istituzionali (10,3 milioni per 7 progetti). Partono ora un Bando per servizi di ricerca e sviluppo (con 8 milioni), il rinnovo dell'Accordo con il National Institute of Health (con l'adesione finora di 13 organismi di ricerca lombardi); il progetto di partecipazione (Position Paper) all'VIII Programma quadro dell'Unione europea, dedicato alla ricerca (con 70 miliardi di risorse complessivamente messe in campo).

DIRITTO ALLO STUDIO - Per l'edilizia universitaria un nuovo Bando in corso di pubblicazione aggiungerà nuove opportunità ai 4000 posti già finanziati con un investimento di 57 milioni. E intanto è in preparazione una riforma del diritto allo studio, che premi ulteriormente il merito. Si sta costituendo un Comitato regionale che avvii una fase sperimentale di attribuzione delle borse di studio e si sta esplorando la possibilità di un Fondo per il merito. Realizzazione di una anagrafe studenti completa e realizzazione dell'Apprendistato in Alta Formazione completano il programma stilato oggi. Molto fitta e diversificata l'agenda comune dei lavori che interessa Regione Lombardia e Sistema Universitario. Nel dettaglio l'elenco delle priorità individuate.

RICERCA E INNOVAZIONE - Regione Lombardia sta predisponendo un Documento strategico in cui verranno presentati i principi e le linee guida su cui si baserà la programmazione delle prossime iniziative a sostegno della Ricerca e Innovazione, sulle quali sarà avviato un confronto con tutti gli stakeholder del territorio. Si sono conclusi positivamente i diversi accordi siglati nel 2009 tra Regione Lombardia e Università lombarde: il primo, sottoscritto a luglio (Accordo Quadro sottoscritto tra Regione Lombardia e il Sistema universitario lombardo), ha permesso di sostenere 25 progetti di ricerca (circa 9 milioni investiti da Regione Lombardia + 9 milioni a carico dell'Università); il secondo, a ottobre, l'accordo per la Dote Ricercatori e la Dote ricerca applicata (29 milioni investiti da Regione Lombardia + 29 milioni a carico delle Università), che è ormai avviato alla conclusione con l'utilizzo di tutti i fondi e l'assegnazione di 559 Doti ricercatore e 275 Doti ricerca applicata, per un totale di 418 progetti presentati e 266 imprese coinvolte.

Altre iniziative che hanno visto la partecipazione del sistema universitario sono: il Bando Cooperazione scientifica e tecnologica, che ha finanziato ben 26 progetti universitari, per un totale di 9,1 milioni di euro; il Bando Accordi istituzionali, che ha finanziato 7 progetti universitari per 10,3 milioni di euro; il bando lanciato in attuazione dell'Accordo sottoscritto con il Consorzio Interuniversitario per la Scienza e la Tecnologia dei Materiali - INSTM, che ha finanziato 12 progetti di Università lombarde. Nuovi progetti: - 'Bando per servizi in ricerca e sviluppo e valorizzazione del capitale umano per favorire processi di innovazione tecnologica e di brevettazione delle micro, piccole e medie imprese lombarde', in collaborazione con il Sistema camerale, che verrà emanato entro il mese di giugno 2011 (risorse complessive pari a 8 milioni di euro, di cui 4 messi a disposizione da Regione Lombardia); - Rinnovo dell'accordo tra Regione Lombardia e National Institutes of Health (NIH). - Position paper di Regione Lombardia su VIII Programma Quadro per la Ricerca. La Commissione Europea ha avviato il processo di costituzione del nuovo Programma Quadro di Ricerca e Innovazione, il 'Common Strategic Framework', che metterà a disposizione risorse ragguardevoli (si stima intorno a 70 miliardi di euro); con la definizione di un Position Paper seguirà l'avvio di un crescente lavoro sul tema attraverso la convocazione di una cabina di regia, in cui saranno coinvolte università e imprese. - Seconda edizione del World Regions Forum, che si terrà a settembre 2011.

RIFORMA DEL DIRITTO ALLO STUDIO - Fino al 2009/2010 Regione Lombardia ha garantito la borsa di studio a tutti gli studenti universitari aventi diritto. Nell'a.a. 2010/2011 il crescente fabbisogno, da una parte, e la consistente riduzione del fondo statale, dall'altra, (per Regione Lombardia da 22,6 a 10,3 milioni di euro rispetto allo scorso anno) impongono un ulteriore sforzo condiviso. Attraverso un gruppo di lavoro tecnico Regione-Università, istituito presso l'assessorato all'Istruzione, Formazione e Lavoro, si sta lavorando ad una riforma del settore DSU in Lombardia che permetta la sperimentazione di misure innovative. Con la costituzione del Comitato regionale per il diritto allo studio saranno definiti i nuovi criteri di attribuzione delle borse. Inoltre si sta verificando la possibilità di attivare a livello regionale il Fondo per il merito previsto dall'articolo 4 della legge 240 (Legge Gelmini), che costituirebbe una buona occasione per mobilitare anche nuove risorse private da destinare ai migliori tra i nostri studenti. Tra le misure a sostegno degli studenti 'capaci ma privi di mezzi' vanno considerati gli interventi di edilizia universitaria; in questo ambito Regione Lombardia ha finanziato programmi per la realizzazione di circa 4.000 posti letto, con un investimento di circa 57 milioni di euro. Attualmente è in corso di pubblicazione il nuovo bando MIUR per l'edilizia universitaria. La Regione potrà contribuire a co-finanziare gli interventi; l'assessore alla Casa Domenico Zambetti ha già invitato i Rettori a presentare preliminarmente propri progetti, così da sostenerne la realizzazione.

ANAGRAFE DEGLI STUDENTI - Sempre nell'accordo di luglio 2010 con il Ministero abbiamo previsto di rendere integrate le anagrafi degli studenti superiori e degli studenti universitari sia nazionali che regionali, per consentire un collegamento strutturale di tali anagrafi con i sistemi informativi degli enti previdenziali e del mercato del lavoro. Per quanto riguarda l'anagrafe degli studenti delle scuole superiori è stato raggiunto uno specifico accordo tecnico con il Ministero per l'interscambio dei dati, approvato il 16 dicembre scorso, che ci consentirà di essere operativi in tempi brevi. Per gli studenti universitari siamo in procinto di avviare con il Ministero analoga iniziativa.

APPRENDISTATO IN ALTA FORMAZIONE - Rilancio e valorizzazione del contratto di apprendistato per il raggiungimento dei titoli di alta formazione, così da stabilizzare un modello efficace basato su una forte integrazione tra il sistema delle imprese e il sistema universitario della nostra Regione. In particolare si sta pensando di intraprendere, attraverso un Accordo di Programma tra Regione Lombardia e Università, un programma sperimentale di percorsi finalizzati al conseguimento dei diversi titoli universitari (master, dottorati, ma anche lauree) attraverso l'apprendistato in alta formazione.

SEMPLIFICAZIONE E DIGITALIZZAZIONE - Una possibile iniziativa comune in questa direzione potrebbe essere l'assunzione dell''Agenda di legislatura Lombardia semplice' come programma di lavoro per tutto il Sistema pubblico presente in Lombardia - Enti locali, università, Camere di Commercio. L''Agenda Lombardia semplice', approvata dalla Giunta regionale nel dicembre scorso, costituisce il punto di partenza di un percorso pluriennale, che vedrà la Regione impegnata, insieme a tutti gli interlocutori del sistema regionale, nella definizione di nuovi modelli organizzativi per il rilancio della competitività del sistema economico, attraverso la riduzione degli oneri per cittadini e imprese, la certezza dei tempi e degli esiti e l'efficienza amministrativa.

EUPOLIS - Formigoni ha infine presentato il nuovo istituto 'Éupolis Lombardia' - Istituto Superiore per la Ricerca, la Statistica e la Formazione - nel quale sono confluiti IReR (Istituto Regionale di Ricerca della Lombardia), IReF (Istituto Regionale di Formazione) e la Struttura regionale 'Statistica e Osservatori', e il suo presidente prof. Stefano Bruno Galli. Il nuovo ente supporta l'esercizio delle funzioni di Regione Lombardia attraverso la promozione e diffusione di un sistema avanzato di conoscenze al fine di sostenere, secondo il principio di sussidiarietà, lo sviluppo complessivo del territorio lombardo.

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