Low cost, i voli guardano ad est
E il mercato continua a crescere

Il low cost è destinato a cambiare ancora pelle. Attenzione al traffico merci, all'offerta commerciale negli scali e anche a scopi e prospettive di aggregazioni tra aeroporti. Parola del Comitato scientifico di Iccsai, il Centro internazionale di studi sul trasporto aereo nato e di base ad Orio al Serio.

Il low cost è destinato a cambiare ancora pelle. Attenzione al traffico merci, all'offerta commerciale negli scali e anche a scopi e prospettive di aggregazioni tra aeroporti. Parola del Comitato scientifico di Iccsai, il Centro internazionale di studi sul trasporto aereo nato e di base ad Orio al Serio.

Secondo le sue ricerche il mercato continuerà a crescere, magari a tassi inferiori in Europa e negli Stati Uniti, ma decisamente più elevati verso l'Est e il continente asiatico. Ma se vogliamo capire l'evoluzione del low cost, vera rivoluzione di questo inizio di millennio e centrale nelle dinamiche di Orio al Serio, bisogna guardare dove tutto questo è cominciato: agli Usa. «

Dal comitato scientifico anche un invito «alla strategicità del trasporto merci» ritenuto in prospettiva più interessante di quello passeggeri: le esportazioni e la crescita dei Paesi emergenti rendono necessario un monitoraggio e l'analisi delle ricadute. Attenzione anche alla natura dell'aeroporto: bisogna mantenere l'equilibrio tra ricavi aviation e commerciali. L'interesse del passeggero è stare nello scalo il meno possibile, quello della società di gestione di farlo spendere. Il che comporta la necessità di far diventare l'aeroporto un luogo piacevole dove stare, magari pensando a nuove servizi dedicati al passeggero.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 21 marzo

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