Montelungo, minoranze all'attacco
No agli «Scherzi da caserma»

«Scherzi da caserma». È lo slogan con il quale, attraverso manifesti affissi a Bergamo, le minoranze attaccano la giunta Tentorio, rea di rimangiarsi «gli impegni presi» e di abbandonare «al demanio (e ai privati) l'ex caserma Montelungo».

«Scherzi da caserma». È lo slogan con il quale, attraverso manifesti affissi a Bergamo, le minoranze attaccano la giunta Tentorio, rea di rimangiarsi «gli impegni presi» e di abbandonare «al demanio (e ai privati) l'ex caserma Montelungo».

«Polo della Cultura, addio?», si domandano in coro i rappresentanti del Pd, della Lista Bruni, dei Verdi, dell'Idv e dell'Udc. E - riuniti per una conferenza stampa all'aperto lunedì pomeriggio proprio davanti all'ex caserma - chiedono ufficialmente che si apra un dibattito sul futuro della struttura.

«C'è forte preoccupazione - dice l'ex sindaco Roberto Bruni - per il destino della caserma: speriamo che nasca una mobilitazione per far uscire l'amministrazione dalla rassegnazione».

Nell'incontro, durante il quale manifesti sono stati affissi anche all'ingresso dell'ex caserma, è stato ricordato il protocollo d'intesa del 2009 fra il Comune di Bergamo e il demanio per valorizzazione della Montelungo e della Colleoni, che fa parte della stessa struttura.

Il Pgt prevede, al fianco di residenze e uffici, la creazione di spazi museali e culturali, «spazi che - secondo il capogruppo del Pd a Palazzo Frizzoni - possono avere un ruolo fondamentale: ci stupisce che su questo tema non si sia aperto un dibattito, così come non è stato fatto per la Gamec».

Il vero rischio ora, hanno detto Pd, Lista Bruni, Idv, Verdi e Udc, è che la caserma sia abbandonata al completo degrado, oppure che se ne facci un uso completamente «privatistico», mentre un edificio e uno spazio in una posizione così invidiabile meriterebbe utilizzi anche pubblici e in particolare per la cultura.

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