Lanciò sassi sull'autostrada:
incapace di intendere e volere

Totalmente incapace di intendere e di volere al momento del fatto: è stato questo il responso della perizia psichiatrica nei confronti del florovivaista finito in manette con l'accusa di aver lanciato diverse grosse pietre dal cavalcavia dell'autostrada.

Totalmente incapace di intendere e di volere al momento del fatto: è stato questo il responso della perizia psichiatrica nei confronti del florovivaista di 32 anni di Almè finito in manette ai primi di gennaio con l'accusa di aver lanciato diverse grosse pietre dal cavalcavia dell'autostrada.

Difeso dall'avvocato Ettore Tacchini e accusato di tentato omicidio, fino ad oggi è rimasto in stato di detenzione nel reparto di psichiatria degli Ospedali Riuniti e ora, su disposizione del giudice delle indagini preliminari Alberto Viti, verrà trasferito nell'ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere.

Sulla base di questo esito della perizia ora toccherà al pubblico ministero Giancarlo Mancusi deciderà il da farsi. Due le opzioni: potrebbe chiedere l'archiviazione del fascicolo oppure, valutando la pericolosità sociale, chiedere il rinvio a giudizio.

In questo caso sarebbe il gup a prosciogliere l'imputato, ma disponendo l'eventuale misura di sicurezza della reclusione in casa di cura. Il trentaduenne deve rispondere in sostanza di due distinti episodi di lancio di pietre dal cavalcavia dell'autostrada A4, sempre nelle vicinanze del centro commerciale «Le due torri» di Stezzano: il primo episodio risale al 3 gennaio, il secondo al 4, con numerose auto colpite e rimaste danneggiate.

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